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Sport

Per uscire dalla zona calda ora servirebbe un filotto, a cominciare dalla prossima sfida con il Verona
1 minuto e 7 secondi di lettura
di Maurizio Michieli

“Una vittoria netta e meritata su un campo ostico”. Così Roberto D'Aversa ha commentato la trasferta della Sampdoria a Salerno, dove prima un autogol di Di Tacchio sugli sviluppi di un calcio d'angolo ha aperto le danze e poi una deliziosa rete di Candreva le ha definitivamente chiuse.

 

In realtà i giochi avrebbero potuto riaprirsi nel secondo tempo, ma Audero è stato monumentale nello sbarrare la porta alla conclusione ravvicinatissima di Ranieri. La Samp avrebbe segnato anche un meritato terzo gol con Caputo ma il Var è intervenuto giustamente a rilevare un fuorigioco millimetrico. Tutto è bene ciò che finisce bene e grazie a questi tre punti non del tutto scontati malgrado l'oggettiva debolezza degli avversari i blucerchiati hanno rialzato la testa.

Guai ad illudersi, la lotta per la salvezza sarà durissima sino all'ultimo, considerati i punti già accumulati dalle matricole Venezia ed Empoli. Ma la Sampdoria possiede i mezzi per tirarsi fuori della bassa classifica. Servirebbe un filotto di successi, a cominciare dalla prossima partita con il Verona. Intanto, la gara di Salerno ha detto a chiare lettere che Ekdal è un giocatore fondamentale in mezzo al campo, di tutt'altra pasta rispetto al rientrante dalla squalifica Adrien Silva.

E poi che Candreva è l'autentico leader e trascinatore della squadra e che Quagliarella e Caputo, quest'ultimo in versione di centravanti boa, possono coesistere. Segnali incoraggianti, in attesa di ulteriore conferme.