La Lega di Serie A non sceglie il nuovo presidente, dopo le dimissioni di Paolo Dal Pino che ha preferito un altro incarico professionale negli USA, e sul massimo campionato incombe l'ombra del commissario. Il nome a sorpresa di Carlo Bonomi, attuale presidente di Confindustria, era circolato nei giorni scorsi, ma ha ottenuto un solo voto contro 19 schede bianche.
Adesso si avvicina l'ipotesi commissariamento, ribadita dallo stesso presidente della Figc Gabriele Gravina in un intervento radiofonico: "Mi aspetto un atteggiamento più rispettoso per la nostra federazione, vediamo cosa accadrà e poi decideremo nel consiglio federale di mercoledì prossimo. C'è la nostra disponibilità ad andare incontro ai club, magari si può pensare all'idea di un commissario con alcune condizioni sospensive".
Le venti società hanno condiviso il contenuto della lettera inviata lo scorso 11 febbraio dal vicepresidente, Luca Percassi, al presidente Figc, Gabriele Gravina, per chiedere il rinvio a fine marzo del termine posto per l'adeguamento dello Statuto della Lega ai Principi Informatori federali. Il rinvio è stato richiesto anche per via della mancata elezione del presidente.
La prossima votazione ci sarà il 23 febbraio, dove il quorum scenderà a 11 voti. Nel corso dell'assemblea si è discusso anche dell'adeguamento dello Statuto di Lega ai Principi Informatori per evitare il rischio di un commissariamento ad acta da parte della Figc che ha convocato per domani il Consiglio federale.
L'ipotesi che il nome dell'attuale presidente confindustriale resti in lizza è confermata da Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter: "Carlo Bonomi? Non l'abbiamo bruciato, in realtà non doveva essere nemmeno votato nell'elezione di oggi".