Vai all'articolo sul sito completo

Sport

1 minuto e 14 secondi di lettura
di Stefano Rissetto

Bruno Arcari, 80 anni lo scorso Capodanno, il più grande esponente di sempre della storica scuola pugilistica genovese che ebbe nel coach Rocco Agostino un altro monumento, ha ottenuto il vitalizio "Giulio Onesti". L'ex atleta, campione europeo e mondiale dei Superleggeri, è stato insignito del riconoscimento economico in ragione del suo prestigio assoluto e delle attuali condizioni personali. Ad annunciarlo, lo stesso presidente della Federboxe Flavio D'Ambrosi: "Oggi finalmente è arrivato il regalo più grande sia per Bruno Arcari che per la sua famiglia. All'imbattibile campione è stato concesso il vitalizio Giulio Onesti con decreto firmato dalla Sottosegretaria Valentina Vezzali, a conclusione dell'iter di valutazione condotto dall'apposita Commissione istituita presso il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha valutato positivamente le istanze fatte pervenire dal Coni e dalla Federazione".

"Caro Bruno - conclude il presidente rivolgendosi direttamente all'ex campione del mondo dei superleggeri - a breve avrai il giusto riconoscimento per quanto hai dato alla nobile arte. Grazie a nome di tutto il movimento pugilistico italiano".

Nato nel Frusinate ma trasferitosi in tenerissima età con la famiglia a Genova, Arcari è stato detentore del titolo mondiale della sua categoria per quattro anni, senza essere stato mai sconfitto in un incontro valido per il titolo. In carriera da professionista ha disputato 73 incontri dei quali 70 vinti (38 prima del limite). Arcari ha poi contribuito alla boxe in qualità di consigliere federale. Il Coni lo ha insignito del Collare d'oro al merito sportivo e lo ha inserito nella 'Walk of Fame'.