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Sport

L'allenatore blucerchiata dovrà rinunciare ancora a Yoshida e Giovinco, non convocati
2 minuti e 9 secondi di lettura
di Maurizio Michieli

"Con l'Empoli sarà una partita importante, come tutte. Poi arriveranno anche quelle determinanti". E' racchiuso tutto in questa breve frase lo stato d'animo alla vigilia della sfida della Sampdoria con l'Empoli (sabato ore 15, stadio "Ferraris) di Marco Giampaolo, di cui basta osservare i tratti somatici rispetto al giorno del suo ritorno a Genova per comprendere quanto l'allenatore metta tutto se stesso nella causa. Che è poi quella della salvezza. Oltre non si può andare. E per il ritardo accumulato in classifica e per le difficoltà finanziarie della società che malgrado gli sforzi hanno reso vano l'assalto ad una punta (necessaria come il pane) nel recente mercato di gennaio.

"L'Empoli fuori casa è temibilissimo - ha proseguito Giampaolo in conferenza stampa - e per questo dovremo essere pronti sotto tutti i punti di vista. E' una squadra da prendere con le molle, ha la forza dei nervi distesi ed un tecnico come Andreazzoli molto bravo, con idee. Ho sempre elogiato l'Empoli per la capacità di fare calcio e sono anche riconoscente verso questo club per avere avuto il coraggio di ripescarmi dalla serie C e rilanciarmi in carriera. Poi domani ognuno andrà per la propria strada, onorando la professione".

Giampaolo si affiderà soprattutto ai senatori per una sfida così delicata, anche se dovrà ancora fare a meno di Yoshida e Giovinco, convalescenti e non convocati: "Ekdal e Quagliarella stanno bene e sono arruolati. Ma il calcio è cambiato, ormai non si gioca più in undici ma in sedici, viste le cinque sostituzioni e quindi tutti e venti i calciatori che alleno possono scendere in campo. In questo senso le sostituzioni possono fare la differenza, affossando o scuotendo in positivo la partita".

Inutile parlare di moduli, Giampaolo ha specificato con chiarezza che, visto il subentro a stagione in corso e le difficoltà di formazione, la "Sampdoria non giocherà mai allo steso modo, ma ci adegueremo alle situazioni". Un segno di elasticità, che smentisce l'assurdo appellativo di "talebano" appiccicato ad uno dei migliori allenatori nella storia recente della storia.

I tifosi blucerchiati stanno rispondendo all'appello del presidente Lanna e con l'Empoli si va verso il record di presenze stagionali allo stadio: "Non avevo dubbi. sarà così sino alla fine", ha commentato Giampaolo prima di congedarsi e ributtarsi  nei suoi pensieri: ci sono una formazione ed un modulo da scegliere per l'importante partita con l'Empoli. La riapertura al 75% è il penultimo passo prima della riapertura totale, che dovrebbe essere decisa dal governo ai primi di marzo. I Fieri Fossato, a differenza degli altri gruppi organizzati della gradinata, entreranno allo stadio. Il clima sarà ben diverso da quello delle ultime partite.