GENOVA - La Sampdoria batte il Mantova grazie a un gol di Kasami, poi un vivace dopo partita dove non manca il confronto dialettico tra i due allenatori - Sottil e Possanzini - e c'è spazio anche per le proteste dei lombardi per il gol annullato a Mancuso nel finale per un fallo sul portiere doriano Vismara da parte di Redolfi.
"Abbiamo stradominato la partita, il rammarico è quello di non aver fatto gol. Dopo una prestazione del genere andare via a mani vuote ti fa pensare. Il gol di Mancuso? Episodio che ho visto ma faccio finta di non averlo visto. Ma se è una persona onesta intellettualmente si rende conto di quello che ha combinato. Ma io so dove posso lavorare. Non alleno l'arbitro" dice Davide Possanzini, tecnico del Mantova. Lo stesso Mancuso rincara la dose: "Gol annullato ingiustamente per un fallo sul portiere. Mi sono subito reso conto che non era fallo".
Poi la risposta di Andrea Sottil, mister blucerchiato. "Io ho fatto i complimenti a Davide, sta facendo un bel lavoro. Ma vado a memoria e conto sette occasioni nitide più il palo di Romagnoli. Non sono d'accordo con quello che dice. La Sampdoria ha meritato la vittoria. Certo dovevamo chiuderla prima" dice il mister doriano.
Poi sulla partita, con la bella prova di Vismara e l'episodio del gol annullato al Mantova. "Vismara ha fatto bene. Ho sempre detto che i giocatori non sono tutti uguali e li valuto sul campo. Sono dentro una sana competizione, preferirlo a Silvestri è stata scelta tecnica. Ha risposto alla grande. Il gol annullato? Quel calcio d'angolo non c'era e poi c'era fallo sul portiere. Il portiere non può essere toccato in area" dice Sottil che poi elogia Kasami: "Quando sono arrivato era completamente ai margini e doveva ritrovare la migliore condizione fisica. Un grande uomo, ha avuto un confronto schietto e onesto con me. Un giocatore che in questo sistema di gioco è molto funzionale. A volte non lo vedi, poi però nei momenti cruciali c'è. Entra a Modena e la spizzica per il gol di Ioannou, fa la sponda per il pareggio a Cesena, oggi segna un gol difficile. E poi è un giocatore, un leader positivo. Un recupero molto importante".
Ancora sulla gestione dei cambi. "Il cambio di Coda una scelta tattica, mi serviva un giocatore che lavorasse sul mediano basso. Sekulov ha queste caratteristiche, l'ho scelto al posto di Pedrola e di Borini. Questa non era la partita di Pedrola per me. L'idea che avevo se non avessimo sbloccato era molto probabilmente di inserirlo. Stavo valutando nel finale nel cambiare qualcosa, Pedrola-Sekulov o Pedrola-Borini. Poi il cambio è stato diverso".
I cambi di Benedetti e Venuti, la bella prova di Meulensteen. "Il cambio di Benedetti? Volevo più spinta. Venuti era ammonito, da lì ci spingevano. Questa cosa ci frena. Basta un fallo e ti condiziona. Benedetti ha fatto quello che doveva fare ma serviva più propulsione, più pulizia. Chi è entrato è entrato bene. Meulensteen? Un giocatore forte, talentuoso. Anche Yepes è un ottimo calciatore, ha fatto bene. Una scelta puramente tecnica. Meulensteen sa dare quantità e qualità" dice Sottil.
I margini di miglioramento della Sampdoria. "La squadra è cresciuta, io dico sempre che dobbiamo ragionare partita per partita. Senza pensare alla classifica, senza l'ossessione del risultato. I ragazzi sono bravi, stanno affrontando partita dopo partita. Ci sono margini di miglioramento e anche giocatori da recuperare. Penso a Veroli, penso anche a La Gumina che è una punta vera. C'è Girelli, un ragazzo molto interessante. Il resto li abbiamo tutti recuperati anche come condizione. Romagnoli un leader difensivo, dà sicurezza al reparto. Non è togliere agli altri, semplicemente i calciatori non sono tutti uguali. Sennò li prendiamo in giro. Poi c'è il campo. Il mio rapporto con loro è questo. Romagnoli è un giocatore importante. Poi ci sono giovani che stanno crescendo. Chiaro che il peso di Romagnoli nella squadra è evidente. Anche Silvestri è un portiere indiscutibile, bella anche la risposta di Vismara" dice Sottil.