Una giornata caotica per la Sampdoria - dopo il rocambolesco pareggio col Catanzaro a Marassi (3-3) e la successiva contestazione dei tifosi - si chiude con la conferma, o comunque con la fiducia prolungata per l'allenatore Andrea Sottil. In serata il confronto tra il presidente del club Matteo Manfredi e il direttore sportivo Pietro Accardi ha partorito, a caldo, la volontà di non cambiare guida tecnica. Le valutazioni sono comunque in corso e le giornate di domenica e lunedì - in cui la squadra non si allenerà (prossimo impegno domenica a Reggio Emilia col Sassuolo) - potrebbero portare consiglio anche rispetto ad altri scenari.
CRISI DI GIOCO E RISULTATI
La gestione Sottil - che dopo la gara col Catanzaro ha detto di pensare già alla gara contro il Sassuolo di domenica senza sentirsi particolarmente in bilico - sta deludendo sotto ogni profilo, sul piano dei risultati e del gioco. Sottil era arrivato alla Samp alla fine del mese di agosto su scelta del ds Accardi che aveva deciso di esonerare subito, dopo appena tre giornate (probabilmente troppo presto), Andrea Pirlo. E però ad oggi i conti non stanno tornando in campo e in classifica. La Sampdoria ha 2 punti in meno rispetto all'anno scorso in cui Pirlo e la squadra costruita dall'ex ds Andrea Mancini - poi rivoluzionata da Accardi (a sua volta scelto da Manfredi in estate come uomo dai pieni poteri a livello tecnico) - raggiunsero i play off chiudendo la stagione regolare al settimo posto o meglio sesto sul campo per via della penalizzazione iniziale di 2 punti. Al momento la Sampdoria attuale sarebbe fuori dalla corsa play off.
La Sampdoria di oggi resta un'incompiuta, un progetto tecnico sportivo che non sta dando i risultati sperati. Il mercato estivo di Accardi aveva illuso la piazza soprattutto con gli arrivi di Coda e Tutino (il primo col Catanzaro era assente, il secondo ha mancato un gol clamoroso nel finale) ma in generale non sta convincendo. Tant'è che a gennaio ci potrebbero essere nuove mosse in entrata.
Sulla riflessione in corso rispetto alla conferma di Sottil - che pure in questo momento è sempre più debole agli occhi della tifoseria e dell'ambiente - anche il fatto che alcune piste alternative (Andreazzoli, Vivarini e Bisoli, oggi c'era anche Breda in tribuna) in questo momento non starebbero scaldando troppo. Ancora sotto contratto Andrea Pirlo, che sarebbe sulla carta in caso di esonero forse la soluzione più logica. Ma richiamarlo sarebbe anche sconfessare la scelta estiva, e su questo Accardi non pare particolarmente convinto. Qualcosa comunque deve cambiare nella Samp. Se non cambierà l'allenatore e resterà Sottil, di sicuro devono cambiare i risultati di questa squadra e di questa società che - pur capace di evitare il fallimento del club un anno e mezzo fa - ora deve dimostrare di saper fare le scelte giuste, anche in corsa, per riportare i colori blucerchiati in lotta per la Serie A.