Giorni cruciali in casa rossoblù. L’assemblea dei soci di sabato scorso ha approvato l’aumento di capitale da 45 milioni di cui 40 milioni attraverso l’ingresso di un nuovo socio investitore chiamato ad apportare nuova finanza nelle casse del club ma per ora non è dato sapere chi lo farà.
La situazione è parecchio ingarbugliata. Sullo sfondo resta A-CAP, a cui il Genoa fa indirettamente capo dopo le traversie che hanno colpito i 777 di cui è il maggiore creditore. Ma la situazione del gruppo assicurativo non è delle più rosee, tanto da far temere per la sua continuità aziendale.
Così il management delle società è al lavoro per trovare l’investitore che eviti scenari drammatici e il tempo per procedere non è poi molto perché il 15 gennaio è dietro l’angolo. I prossimi giorni paiono cruciali e la soluzione pare vicina. All'orizzonte c'è infatti la pista rumena che riferimento al duo Tiriac - Socu: il primo un miliardario rumeno dell'altra finanza con un passato glorioso da tennista con alle spalle anche tre finali di Coppa David, il secondo a capo di una delle maggior aziende europee nel settore del mobile e proprietario del Rapid Bucarest.
La rivista Forbes racconta di come Tiriac possieda un patrimonio netto dal valore di 1,6 miliardi di sterline grazie ad un portafoglio di interessi che comprende servizi immobiliari, automobilistici e finanziari e una banca di proprietà, la prima dopo la dittatura comunista.
Il management sta ovviamente privilegiando le piste in grado di offrire maggiori garanzie e quella rumena andrebbe proprio in questa direzione. Non certamente quella che porta a Raffaello Folliero con un passato burrascoso e turbolento e con una condanna a quattro anni per aver truffato importanti uomini d'affari. In passato aveva già provato la scalata alla Roma ma anche al Foggia e al Palermo, fino ad arrivare al 2019 quando provò a prelevare da Enrico Preziosi proprio il Genoa.