Colpo di scena in casa Atalanta. Gian Piero Gasperini, allenatore nerazzurro dal 2016, ha infatti espresso chiaramente dubbi sulla sua permanenza a Bergamo. A quattro giorni dall'eliminazione dalla Champions League per mano del Bruges, Gasperini non ha usato giri di parole. "Il futuro? Giustamente, come è stato detto, c'è un inizio e una fine, vedremo a fine anno se andare a scadenza o di interrompere già a fine stagione. Non ci saranno altri rinnovi".
Durante il suo mandato, Gasperini ha trasformato l'Atalanta da una squadra con obiettivo salvezza a un club-modello del calcio italiano. Ha guidato la squadra alla qualificazione in Champions League più volte e ha ottenuto risultati storici come i quarti di finale persi contro il PSG nella Champions League 2020 e la vittoria in Europa League lo scorso maggio contro il Bayer Leverkusen.
Gasperini crede ancora nello scudetto. "Da oggi dalla squadra mi aspetto il massimo, come sempre. Dunque mi aspetto di voler credere nell’impossibile, come abbiamo sempre fatto, per tanti anni: cercheremo di farlo anche in questi mesi. Solo se ci credi veramente puoi rendere possibile qualcosa: anche quando sembra impossibile, anche quando sai di dover affrontare tutte le rivali migliori. Cosa significa impossibile? Dipende da cosa ognuno intenda, perché ognuno si fa il traguardo. Non ho detto scudetto, ma a giugno, dopo aver vinto l’Europa League, pensavo: se l’obiettivo è sempre cercare di stupire, come daremmo emozioni ancora più grandi? Andando in Champions? Lo abbiamo già fatto più volte: sarebbe un traguardo fantastico, per me lo sarebbe anche solo arrivare in Europa, ma la gente non andrebbe di nuovo per strada per questo. L’impossibile è quello, se vuoi dare felicità è quello. Per natura non mi guardo mai dietro: per quello si fa sempre in tempo. Oggi guardo alla prima squadra che ci sta davanti, l’Inter a tre punti, non a chi è dietro ed è a 5 punti".
Contratto in scadenza nel 2025
Il tecnico nerazzurro, 67 anni compiuti il mese scorso, ha il contratto in scadenza nel giugno 2026 e ha annunciato che non rimarrà «a vita» all’Atalanta, come sperato dai bergamaschi. La decisione sul suo contratto, rispettare la scadenza o chiuderlo prima, l’ha comunque rinviata a fine maggio, «ora abbiamo ancora 13 partite per dare il massimo e mi aspetto di credere nell'impossibile.
La notizia della rottura tra Gasperini e l'Atalanta è ovviamente arrivata a Genova come una bomba. E' normale che su di lui andranno dlle big ma i tifosi del Genoa, rimasti legatissimi al tecnico di Grugliasco capace di far lottare il Grifone per la Champions già al secondo anno di Serie A e di offrire un calcio spettacolare che non si più visto, sognano. E lo stesso tecnico che ha tenuto la sua casa di Arenzano ha il club rossoblù nel cuore al punto da non nascondere negli anni il suo desiderio di tornare. Per ora è troppo presto per fare previsioni, ma chissà che la nuova proprietà non decida realmente di fare la cose in grande riportando a casa uno degli allenatori più bravi della storia del Genoa.