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Il tecnico blucerchiato alla vigilia della gara con la Reggiana: "Con due vittorie qualcuno pensava ai play off, con due pareggi siamo da play out. Io mantengo l'equilibrio, conosciamo l'importanza di questa partita"
6 minuti e 46 secondi di lettura
di Marco Bisacchi

"Ho sempre parlato di risalire, non di obiettivi diversi. La classifica è quella. Inutile fare voli pindarici. Non ho mai illuso nessuno. Niente promesse. Mi hanno chiamato alla Sampdoria per cogliere l'obiettivo minimo che è la salvezza". Così Leonardo Semplici - tecnico dei blucerchiati - alla vigilia della delicata sfida di domani a Reggio Emilia con la Reggiana (ore 15). "Possiamo dare seguito a Coda e Niang in attacco, Ricci e Meulensteen a centrocampo stanno facendo bene. Curto e Depaoli in dubbio? Valutiamo oggi" dice Semplici che sulla preoccupazione dell'ambiente Samp anche esterno aggiunge: "I ragazzi non si fanno contaminare, sappiamo però l'importanza di questa partita".

L'ambiente depresso

Sulla depressione e sulla preoccupazione dell'ambiente (esterno), come viene percepita all'interno della squadra. "Per fortuna secondo me sappiamo della responsabilità, sappiamo dell'importanza di questo momento particolare che sta attraversando la Sampdoria. Però dicevo per fortuna i ragazzi mi sembra che non si facciano contaminare troppo dalla situazione in questo momento all'esterno del centro sportivo e della stessa Sampdoria. Ripeto, sappiamo le difficoltà che la squadra ha attraversato quest'anno. Stiamo lavorando per uscire da questa situazione. Domani c'è una partita importantissima. Ci siamo preparati bene, per affrontarla nei migliori dei modi. Cercheremo di fare una partita di grande personalità contro una squadra che ha dei valori. Per far sì che la squadra abbia le motivazioni giuste per fare una partita del genere, per l'importanza di questa partita" dice Semplici.

La settimana pesante, poi ci sarà la pausa di campionato in cui si capirà dove si trova in questo momento la Sampdoria. "E' chiaro che le partite hanno sempre più valore. Le partite diminuiscono, i punti uguale. Domani una partita importantissima, non determinante. Da parte nostra c'è la consapevolezza dell'importanza della partita. Siamo convinti di poterla fare nella maniera giusta. Essendo convinti dei nostri mezzi, rispetto sempre dell'avversario. Si parla spesso di tante cose, non si parla mai dell'avversario. Noi ne parliamo. Cerchiamo di prepararci al meglio. Siamo convinti che troveremo delle difficoltà per il valore dell'avversario".

Voglia di risalita ma classifica che non cambia

Avete spesso parlato di obiettivo risalita ma la classifica è sempre la stessa. "Ho sempre detto che la risalita era chiaro che la dovessimo fare e che la dobbiamo fare. Abbiamo sempre vissuto partita per partita. Conoscete l'ambiente meglio di me. Con due partite vinte sembravano da play off, con due pareggi invece siamo tornati da play out. Da parte mia ci deve essere l'equilibrio affinché i ragazzi capiscano l'importanza delle singole partite. Alla fine vedremo i punti. Ora è inutile parlare di qualcosa che vedendo la classifica è improbabile ma non è impossibile".

Cosa vuol dire "improbabile e non impossibile"? Non sarebbe meglio dire apertamente che la Sampdoria deve pensare a salvare la pelle? "Cosa devo dire, che vinceremo il campionato? Io ho sempre parlato di risalire, non di obiettivi diversi di quello che oggi vediamo. La classifica è quella. Inutile fare voli pindarici. Poi sarà il campo che ci dirà dove siamo arrivati. Ho sempre detto di prendere partita dopo partita. Non ho mai illuso nessuno. In certi momenti sono stato anche troppo cauto nella gestione dell'obiettivo. Non ho mai fatto promesse particolari. Mi hanno chiamato per aiutare questa squadra per cogliere l'obiettivo minimo che è la salvezza. Sono qui per lavorare per questo e dare forza a questo gruppo. Dopo tanti cambiamenti, stiamo intravedendo delle buone cose. Chiaro bisogna fare risultati diversi" dice Semplici.

La sfida con la Reggiana

L'ambiente atteso a Reggio Emilia. "Loro come noi sono in un periodo particolare. Si stanno giocando anche loro la salvezza. Mi aspetto una Reggiana consapevole del periodo che stanno affrontando. Quando giochi con la Sampdoria, affronti una squadra che vuoi battere. Da parte nostra ci devono essere le motivazioni giuste".

Più solidità difensiva ma poca freddezza sotto porta. "Gli ultimi 20 metri sono quelli più difficili da allenare per un allenatore, lì incidono non solo il gioco ma anche le qualità dei singoli. Nelle ultime partite siamo aumentati nei tiri. Abbiamo lavorato anche su questo aspetto. Ma questo avviene con la crescita di tutta la squadra. Qualche volta può anche bastare vincere 1-0 come è successo col Modena. Qualcosa sta migliorando. Non dobbiamo però abbassare la guardia per avere l'equilibrio giusto".

Il dubbio su Depaoli e Curto, le assenze di Ioannou e Beruatto. "Oggi facciamo la conta di quelli che saranno presenti domani. Vedremo di far scendere in campo la miglior formazione per fare un risultato positivo. Abbiamo cinque cambi, mi auguro di poterli fare in parità numerica".

Coda e Niang in attacco

Si ripartirà ancora dal tandem formato da Coda e Niang o ci saranno altre soluzioni tra trequarti e attacco? "Stiamo lavorando anche su questo aspetto. Col Palermo abbiamo dimostrato che i ragazzi possono coesistere. Certo da parte loro serve un sacrificio ulteriore rispetto alle loro caratteristiche. Sia per Coda sia per Niang, anche Niang è più prima o seconda punta che esterno. Si è sacrificato anche in fase difensiva, non so se lo può fare in alcune partite per non perdere l'equilibrio della squadra. Un aspetto su cui dobbiamo continuare a lavorarci. Sono giocatori che alzano la qualità della squadra. Da parte mia c'è la volontà per far sì che ci sia seguito da questo punto di vista".

Niang è un trascinatore di questa Samp in campo e anche nello spogliatoio? "In questo nuovo gruppo ci sono diversi trascinatori dello spogliatoio, Niang è uno di quelli. Soprattutto con l'esempio in campo di come si allenano. Alcuni anche con la parola. Lui credo che sia un giocatore che è arrivato in modo positivo, calandosi nella giusta maniera in questa Sampdoria. E' abbastanza bravo anche a non lamentarsi dei colpi subiti. Nelle ultime partite Niang è stato picchiato abbastanza, non lo hanno sempre tutelato".

Le scelte in mezzo

A centrocampo sta andando bene Ricci, meno bene Meulensteen? "Ricci e Meulensteen secondo me stanno facendo molto bene. Anche Melle nelle ultime due gare con Bari e Palermo ha fatto due buone prestazioni. Secondo me specialmente col Palermo sono stati i due migliori in campo. La squadra sta crescendo con questi due ragazzi ma in quei ruoli ho alternative in Yepes e Vieira. Sono sereno sotto questo aspetto. Vediamo partita per partita chi sarà il giocatore giusto che può darti le caratteristiche per palleggio e qualità".

Perché questo tabù in trasferta dove finora la sua Sampdoria non ha mai vinto? "Spero di rompere prima o poi questo tabù da trasferta. Domani sarebbe importantissimo per la squadra e per l'ambiente che ci sta seguendo con grande attenzione e passione. Anche sabato scorso sono stati fantastici. Ci hanno sostenuto dall'inizio alla fine, devo ringraziare ai tifosi. Sta a noi attraverso i risultati portarceli dietro per far sì che questo gruppo cresca e si arrivi all'obiettivo".

I troppi cartellini rossi e i cambi forzati

Cosa ha detto ad Akisanmiro dopo l'espulsione col Palermo? "Quando fai l'ultimo uomo la gestione della palla è diversa, indipendemente da altri. C'è stato un fraintendimento, doveva essere un altro giocatore. Cose che non devono capitare. Questa cosa ha condizionato il risultato. Questo ci deve insegnare che non si devono ripetere questi errori. Purtroppo durante la gara i giocatori non sempre riescono ad avere la freddezza giusta. Spero di non dover fare un cambio per un giocatore ammonito, come successo per esempio a Veroli a Bari che stava facendo bene" le parole di Semplici.

Perché Depaoli rischia sempre di essere espulso? Col Palermo un cambio forzato per quel giallo preso in precedenza. "Sono le sue caratteristiche. Col Palermo l'ho sostituito per quello, avevo paura per quello. Non solo io, tutto lo stadio aveva percepito questo pericolo e lui non se ne rendeva conto. Non voglio cambiare un giocatore per un rischio espulsione, magari per un cambio tattico. A Bolzano non ero riuscito a cambiare Ferrari in tempo. Sono cose che non devono succedere. E' difficile entrare nella testa dei calciatori e far sì che i giocatori abbiano un comportamento più corretto. Noi li spingiamo ad essere sportivamente cattivi ma c'è sempre un limite di quello che si deve fare durante la gara".

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