Ripresa della preparazione per la Sampdoria in vista della sfida casalinga di sabato alle 18 contro la Juventus. “Ci aspettiamo una reazione, una risposta sul campo fatta di carattere e orgoglio. La difficoltà della partita sia un incentivo in più a voltare pagina dopo le ultime due stucchevoli prestazioni”, ha scritto in un comunicato la Federazione dei clubs blucerchiati, ribadendo il sostegno alla squadra allo stadio.
Dopo la sconfitta di Udine, peraltro, un gruppo di ultrà si era confrontato civilmente all’aeroporto con giocatori e tecnico, chiedendo chiarimenti e invitando la Samp a lottare sul campo per la salvezza. E’ un momento delicato, sul piano dei risultati in primis, ma anche su quello ambientale. Giampaolo dovrà vedersela nelle segrete mura dello spogliatoio con i suoi, in particolare con Antonio Candreva, sostituito ed invitato a dare di più.
Una dichiarazione dell’allenatore è parsa particolarmente emblematica: “Se pensi di fare la fase offensiva con voglia, qualità e tanti giocatori, poi devi fare anche l’altra fase con voglia, qualità e tanti giocatori, altrimenti ti esponi agli avversari sistematicamente”.
E’ come se Giampaolo, a Bergamo prima e ad Udine, poi abbia intuito che questa Sampdoria, infarcita di eccellenti giocatori ma quasi tutti ultratrentenni a fine carriera, manchi della fame necessaria e dello spirito di sacrificio fondamentali per battersi per la salvezza.
La differenza di passo con i famelici bergamaschi e friulani è risultata emblematica, può essere più difficile per chi, magari inconsciamente, non ha stimoli fare avanti ed indietro per il campo, come preteso dal tecnico.
In questo senso, paradossalmente, la gara con la Juventus arriva al momento giusto: chi ha ancora un po’ di orgoglio, insomma, deve tirarlo fuori, altrimenti sarà un’altra brutta figura, per di più al “Ferraris” Poi vada come vada. Sarà Venezia la madre di tutte le partite.