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Sport

La Classicissima regala emozioni ma non mancano le polemiche per i disagi causati dalle chiusure autostradali
2 minuti e 29 secondi di lettura
di Andrea Popolano

SANREMO - Con una discesa del Poggio super lo sloveno Matej Mohorič della Bahrain Victorious trionfa nella 113esima edizione della Milano-Sanremo. La Classicissima di Primavera regala emozioni fino alla fine. Liguria protagonista con i panorami mozzafiato, la bellezza della sua terra e i tanti tifosi e appassionati che hanno colorato il percorso. Una lunga fuga partita da lontano termina a pochi chilometri dall'arrivo ma è proprio al Poggio che si decide la corsa: prima gli attacchi in serie degli sloveni Pogačar e Roglic che che in salita provano a staccare il resto del gruppetto, ci prova anche il danese Kragh Andersen ma anche per lui niente da fare. Poi inizia la discesa e qui a fare la differenza e il coraggio e la velocità di Mohorič che quasi si trova rallentato da una moto della direzione gara che lo precedeva. Lo sloveno scatta e lascia tutti dietro, guadagna cinque secondi pesantissimi a meno di 4 km dalla fine. Il ritorno sull'Aurelia riporta tutti in pianura col traguardo di  Sanremo ormai a poche pedalate: Mohoric controllare il vantaggio. Al traguardo può festeggiare.

Una Milano-Sanremo che regala spettacolo, emozioni e non solo. La Classicissima si è riappropriata del Passo del Turchino e ha ritrovato tifosi e appassionati lungo le strade, dell'entroterra, del Ponente genovese e della Riviera Ligure. Ma non sono mancate le polemiche. A Masone in centinaia si sono ritrovati per far sentire al governo la voce dei comitati e movimenti spontanei contro la gestione dell'epidemia di peste suina che sta causando un lockdown dei boschi (leggi qui).

Ma è stato un sabato anche di caos autostrade. Per il passaggio della corsa è stato necessario chiudere a tratti l'Aurelia che in contemporanea con la chiusura della A10 al bivio per la A26 ha costretto chi voleva andare verso Ponente intorno all'ora di pranzo ad arrivare addirittura fino a Ovada e poi tornare indietro. Anche il direttore del Giro d'Italia Mauro Vegni ha subito le conseguenze del caos autostrade così come anche le auto di squadre che si sono trovate in mezzo a ingorghi e code. 

Nel sabato ciclistico ligure spazio anche alla protesta dei cittadini di Albenga che lamentano la decisione di chiudere il pronto soccorso dell'ospedale. Lungo il percorso durante il passaggio della Classicissima diversi cittadini e l'amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Tomatis hanno esposto gli striscioni con la scritta "Senza pronto soccorso si muore". Dura la reazione della Lista Toti: "Speculare su una manifestazione come la 'Milano-Sanremo' che rappresenta un'eccellenza sportiva per il nostro territorio, oltre che un'occasione di rilancio economico è di per sé una scelta sbagliata. Quello che ci dispiace maggiormente è la confusione che queste proteste riescono a ingenerare nella testa dei cittadini, ai quali invece andrebbe spiegato, anche da chi sta all'opposizione, che esistono regole ferree che normano le strutture ospedaliere in base al numero di abitanti dislocati sul territorio e che la riorganizzazione che Regione Liguria ha predisposto è finalizzata a innescare un miglior servizio per la comunità, nel rispetto di parametri che non possono essere ignorati" spiegano.

 

 

 

 

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