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Sport

Davide Sardi, giornalista di Chiavari racconta nel libro come il movimento cestistico italiano ha vissuto e reagito alla pandemia. "A Genova situazione drammatica"
3 minuti e 25 secondi di lettura
di r.p.

 

CHIAVARI - Una vera e propria dichiarazione d'amore nei confronti del basket. Passione, sudore, giocate spettacolari, difese arcigne, lotta, schiacciate, tiri impossibili e tifo colorato e acceso in ogni palazzetto. Il Covid ha però spento la luce su questo sport capace di emozionare e appassionare chi si avvicina e incontra sulla strada la palla a spicchi e il canestro con la retina. Davide Sardi, giornalista e ingegnere di Chiavari, innamorato del basket ha scattato una fotografia di come il movimento italiano ha vissuto i difficili mesi della pandemia. "Il basket al tempo del Covid" realizzato da Panesi Edizioni e distribuito da Streetlib ripercorre in quattro quarti l'anno lungo del Covid in Italia: dalla sospensione delle partite per la pandemia al rilancio olimpico con la Nazionale tornata protagonista dopo 17 anni nel palcoscenico più prestigioso.

"La mia passione per il basket nasce con l'America. Vedere le giocate di Micheal Jordan e dei Chicago Bulls era uno spettacolo - racconta l'autore del libro -. In Italia la mia passione-attrazione si è spostata verso Carlton Myers. Mentre a Pesaro giocava Ario Costa nato a Cogorno e centro degli scudetti di Pesaro degli anni 87/88 e 89/90". Nelle pagine del libro l'analisi della situazione basket in Italia che ha dovuto affrontare l'emergenza Covid e le sue conseguenze, più economiche che sanitarie. "Il basket Non è nel suo periodo più florido e il Covid non ha fatto altro che accentuare determinate difficoltà che sono diventati delle vere e proprie grida disperate di aiuto perché quando iniziano a mancare i soldi le società di serie A arrancano, le altre falliscono" spiega Sardi. Sì perché dopo lo stop per Covid c'è stata la ripartenza ma con i tifosi a lungo lontano dai palazzetti e poi il graduale ritorno sempre a capienza ridotta con percentuali 'ballerine' a seconda delle ondate. Fattori che incidono anche sulle sponsorizzazioni che rappresentano linfa vitale per le società cestistiche.

Ma questo è uno sport che vede da sempre la provincia al centro. "Il bello del basket risiede anche nel fatto che con un progetto ben fatto si può emergere - racconta l'autore del libro -. Secondo me nel basket c'è più passione, più impegno, più voglia di emergere rispetto al calcio, con la giusta e attenta programmazione si possono ottenere dei risultati di società ad alto livello. Credo che sia anche più radicato nel territorio".

A Genova però si fatica a mettere in piedi un progetto capace di portare la città a competere al massimo livello. "La situazione è drammatica - spiega Sardi -. Ci sono stati alcuni progetti che hanno permessi alle società di affacciati alle categorie più importanti, ma non è durata. Nel 2001 e nel 2002 Genova ha ospitato la Super Coppa italiana, la risposta del pubblico ci fu, poteva essere un volano, invece. Credo che in Liguria ci sia un problema di mentalità, è poco portata all'agonismo, forse è un po' pigra sotto questo aspetto ma ci sono anche delle problematiche strutturali: mancano gli impianti adeguati, ci sono molte palestre e campi che non sono a norma. Ci sono tante società, chissà forse unire le forze permetterebbe di emergere. C'è anche da dire che considerata la situazione, ora è tutto il sistema basket a produrre pochi ritorni. Le squadre di serie A spesso hanno degli imprenditori forti. Il problema è che ora bisogna cambiare. C'è un presidente di Lega (Umberto Gandini ndr) che sta lavorando per rinnovare il movimento".

Il Covid ha messo in risalto le problematiche latenti del movimento italiano. Competere con le altre realtà europee è una sfida ma che necessità di programmazione e intuizioni. "Cosa serve? Sicuramente investimenti sulle infrastrutture e poi un percorso di maggiore inclusione dello sport a livello scolastico - spiega Sardi -. Anche mediaticamente servirebbe più attenzione ai giovani sfruttando maggiormente e meglio i canali social, una comunicazione adatta ai tempi che invece mostra di essere ancorata a un vecchio schema. I risultati della Nazionale alle ultime Olimpiadi sono un ottimo biglietto da visita ma il tutto va comunicato al meglio e bisogna saper vendere il prodotto" conclude.

Il libro "Il basket al tempo del Covid" è acquistabile nelle principali librerie e negli store online sia in formato cartaceo che in versione digitale.