GENOVA - Una vittoria sporca, di misura ma oggettivamente meritata per il modo in cui il Genoa l'ha ottenuta, l'1 a 0 in casa contro il Torino in dieci uomini al Ferraris costituisce il primo tassello di una scalata che il Grifone ha appena intrapreso verso la salvezza, dopo che con Blessin sono state gettate le basi con i 7 pareggi consecutivi. La difesa è stata rieducata sia con nuovi innesti sia con la rinascita di chi c'era già, Maksimovic da fuori lista ora è un pilone fondamentale, stesso discorso per Bani che non faticherà a trovare spazio, visto che Ostigard è sì efficace ma troppo abbonato al cartellino ed alle squalifiche.
A centrocampo Sturaro è tornato quello del primo periodo in rossoblù, Badelj nonostante l'età è intoccabile mentre Portanova vive un periodo di continua crescita coronato dal gol che ha deciso la gara contro i granata. L'attacco è l'unico reparto che stenta a decollare e ben pochi sono gli elementi che hanno beneficiato del tocco di Blessin: per un Caleb Ekuban presto a disposizione dopo l'infortunio, che lo aveva fermato in un buon momento di forma, corrisponde un Destro a digiuno da più di un mese e che spesso ha perso il posto da titolare.
Le nuove armi da sfoderare per Blessin in attacco dovranno essere i due ventunenni Piccoli e Yeboah, arrivati entrambi nel mercato invernale: l'ex attaccante dello Sturm Graz ha giocato sicuramente di più ma ha ha spesso mancato la zampata finale sulla via della rete, cerca riscatto invece Piccoli inseguito per molto tempo e che fin qua ha raccolto non più di 43 minuti in campo. Saranno loro a dover riempire il tabellino del Genoa per raccogliere gol e punti utili per la salvezza, trasformando in oro gli assist di Amiri.
Intanto la Lega ha deciso che la sfida del Bentegodi contro il Verona si giocherà di lunedì sera, una scelta che ha fatto storcere il naso a molti tifosi rossoblu' i quali non potranno permettersi di seguire il Genoa nella trasferta veneta. Ma nel prossimo turno casalingo contro la Lazio con lo stadio aperto al 100% sarà facile aspettarsi il tutto esaurito.