GENOVA-Pochi hanno voglia di parlare nel ritiro azzurro di Coverciano il giorno dopo la tremenda eliminazione dai prossimo Mondiali in Qatar da parte della Macedonia del Nord. Cinque anni fa dopo il Ko con la Svezia Ventura chiese scusa e aspettò il licenziamento, infatti non si dimise. Mancini, invece, nella buia notte di Palermo ha dribblato la domanda sul suo futuro.
Martedì la surreale amichevole con la Turchia, pure i turchi fuori, potrebbe essere il capolinea del ct che solo nell'estate scorsa era stato giustamente celebrato da tutti come il fautore del trionfo all'Europeo. In 8 mesi mille errori da parte dei giocatori e pure di Mancini hanno azzerato tutto. Il presidente federale Gravina parla di dolore, di un duro colpo per il nostro calcio ma non di futuro, neppure li fa un passo indietro. In attesa però sulla panchina azzurra ci sono già le ombre lunghe di Cannavaro con direttore tecnico Lippi, ma spunta anche il nome di Ranieri e la candidatura di Gattuso.
Peraltro Mancini avrebbe già avuto richieste dal Manchester United e dal Psg. Il guaio è che questo disastro ci porta lontano dal centro del mondo con ricaduta drammatica sul piano economico e di immagine. Occorre reagire e rialzarsi, ma servirebbe una rivoluzione soprattutto in una serie A piena di debiti e condotta come una mucca da mungere. Sul piano tecnico alla fine ci sono in tanti. Immobile, perché non escluderlo subito? Insigne, Belotti e tanti altri. Servono attaccanti di livello superiore anche se vale la pensa insistere su Scamacca e Zaniolo che hanno l'età dalla loro parte. Si potevano gettare nella mischia già in precedenza. Ormai restano solo i rimpianti anche sul piano della comunicazione. Nei giorni precedenti alla sfida con i macedoni le pagine dei giornali sportivi hanno parlato solo di Dybala e del suo futuro. Una roba vergognosa e che spiega il fallimento.