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Sport

Tentazione turnover, ma Motta non vuole mostrarsi arrendevole davanti a quello che fu il suo pubblico
1 minuto e 14 secondi di lettura
di Stefano Rissetto

La sconfitta interna con il Bologna non è il migliore approccio a una partita terribile come quella con l'Inter, in programma mercoledì 1 dicembre alle 18,30 a San Siro. Il Motta allenatore si misura con il passato ormai lontano di un Motta giocatore che in nerazzurro fu fondamentale per il "triplete" di Mourinho, uno dei grandi allenatori con cui il tecnico dello Spezia si è formato.

L'appuntamento di Milano è il primo del ciclo assai difficile che dovrà portare lo Spezia alla fine del girone di andata: Inter appunto, poi Sassuolo al Picco, Roma all'Olimpico, in casa l'Empoli che ha appena battuto la Fiorentina e infine il Napoli al Maradona, dove lo scorso anno la squadra di Italiano era stata la prima a vincere dopo il cambio di nome. Si tratta di fare il maggior numero possibile di punti, magari con un colpaccio come quello dello scorso anno ai danni degli azzurri. Se fra i tifosi aquilotti molti auspicano una rotazione degli effettivi, dando per scontato l'esito della partita di San Siro, Motta sembra intenzionato a non fare sconti alla sua ex squadra e presenterà a San Siro una formazione a suo avviso in grado di fermare la corsa dei nerazzurri di Inzaghi.

Scontata la squalifica, Gyasi torna disponibile e quindi dovrebbe riprendere il suo posto in attacco a fianco di Antiste altro esterno e Nzola centrale. Per il resto, fiducia a Provedel tra i pali, difesa con Amian e Bastoni esterni ed Erlic e Nikolaou centrali, in mezzo Maggiore Sala e Kovalenko.