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L'ex presidente rossoblù commenta il caso plusvalenze: "Era già scritto che si trattasse di una bolla di sapone"
2 minuti e 50 secondi di lettura
di R.P.

GENOVA - "Non approverò il bilancio durante il prossimo consiglio d'amministrazione del Genoa. Credo ci siano cose collocate in modo scorretto, io faccio il consigliere. Ci sono responsabilità civili e penali." Ha le idee chiare l'ex presidente del Genoa Enrico Preziosi, che in un'intervista a TMW conferma la propria decisione a non approvare il bilancio del 2021 del club rossoblù, cosa già avvenuta nell'ultimo cda con i 777 Partners.

"Tutto vorrei fare tranne che confusione per e con il Genoa. Ma se ho un ruolo di consigliere, devo farlo al meglio. E' evidente che si parla di contrapposizioni. Ci sono delle cose che non sono state ancora chiarite: la vendita è stata fatta a 1 euro. Soldi non ne ho presi ma ci sono cose in pegno entro il 30 aprile".

Proprio il 30 aprile si terrà il nuovo cda che vedrà riuniti, oltre Prezisoi, il presidente Zangrillo ed i membri di 77 Partners. Lo scontro si preannuncia inevitabile: "Hanno fatto due diligence di tre mesi, spostando fino a novembre il passaggio" - prosegue Preziosi - "Hanno avuto tutto il tempo di vedere i conti: c'è un contratto e ci sono scritte tutte le cose che riguardano venditore, io, e compratore, loro. Emerge sempre tutto, plusvalenze e minusvalenze, devono dare garanzia con il pegno. Nel contratto devono garantire il credito che ho nei loro confronti e come detto, è tutto regolato da un contratto che sarà soggetto a un arbitrato. Sono tranquillo di aver fatto le cose fatte bene, dovrebbero farsi loro un esame...".

"Sulle poste in bilancio non ho approvato delle cose in quanto consigliere. Il resto è tutto scritto: possono pure pubblicarlo, ho la coscienza a posto e l'accordo è fatto da due studi legali, tutto regolare. Vedremo le ragioni delle parti e faremo valere le nostre. Il bilancio prevede poste corrette: vogliono approvarlo? Lo faranno, sono in maggioranza, io sono solo un semplice consigliere"

Parlando di attualità, l'ex patron commenta anche la sentenza sul caso plusvalenze che aveva coinvolto anche il Genoa, terminato con un nulla di fatto: "Sapevo che sarebbe andata così, i valori sono soggettivi: ci sono calciatori pagati cifre strepitose con zero risultati. Si parlava di Rovella, oggi è uno che andrà in Nazionale e giocherà titolare alla Juventus. L'idea che mi sono fatto è che è difficile. Poi si possono dare valori diversi, ma la Juventus ha messo 1 miliardo e più negli ultimi tre anni: i soldi li mettono le società, quando manca la cassa, l'azionista deve mettere dentro i soldi. Tutti hanno provveduto, me compreso, a metter soldi in cassa. Era già scritto che dovesse essere una bolla di sapone. E poi nel calcio conta la cassa, non le poste: quando devi pagare un calciatore, lo fai coi soldi e li mettono gli azionisti".

Preziosi commenta poi la campagna acquisti effettuata dagli americani e dal direttore Spors che non ha fruttato quanto sperato: "Magari è un momento, però non mi sembra siano arrivati giocatori importanti. Forse l'unico è Ostigard che è un prestito secco... Amiri è giù di forma ed è un buon giocatore, altri faticherebbero a giocare in B. La situazione di classifica non è eccellente, mi sarei aspettato una campagna di rinforzi diversa. Se l'avessi fatta io..."

Alla domanda se il Genoa riuscirà a salvarsi, Preziosi risponde: "Spero di veder vincere il Genoa domenica col Cagliari, perché se non vince è dura...;poi c'è il derby e pure la Sampdoria non se la passa tanto bene... Sarebbe bello vincere queste due partite per rendere il campionato incerto fino all'ultimo.