GENOVA - Se Blessin ha avuto un merito, questo è stato soprattutto il recupero di Badelj e Sturaro. Oggi sono loro l'anima del Genoa. L'arrivo del tedesco sulla panchina ha riportato al centro, non solo del campo ma anche nello spogliatoio, due giocatori finiti nel tritatutto delle critiche con Shevcenko.
Entrambi partivano spesso titolari ma forse a 5 in mediana non funzionavano. Il croato, 31 gettoni, e il sanremese, 24, parevano pesci fuor d'acqua col mister ucraino e quasi sopportati. Poi il ribaltone tattico che ne ha fatto due elementi imprescindibili di Blessin. Le facce da derby in casa rossoblù rispondono al loro identikit. Badelj ha segnato il gol vittoria col Cagliari ma è già da qualche partita che si è preso la squadra sulle spalle e Sturaro, un po' frenato dagli infortuni, oggi rappresenta la genoanità garantendo sempre quel furore da capitano a cui non si può rinunciare. Il resto lo fa l'esperienza.
Sia Sturaro che Badelj erano presenti nella stracittadina di andata persa per 3-1. Un colpo durissimo, ma il Genoa stavolta appare diverso seppur disperato nella sua ricerca comunque ostinata della salvezza. Blessin ha dato le chiavi a loro, mai come questa volta per un appuntamento decisivo per il presente e non solo.