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Sport

2 minuti e 32 secondi di lettura
di Giovanni Porcella

Si alza di molto la temperatura del contenzioso tra i proprietari americani del Genoa, la holding "777 Partners" e l'ex presidente Enrico Preziosi. Volano gli stracci e si agitano azioni legali tra le parti che già nei giorni scorsi quando si doveva firmare il bilancio al 31 dicembre del 2021, le parti si sono contrapposte alzando la voce. Preziosi non lo ha firmato rimettendo tutto agli avvocati. Non cala dunque la tensione tra vecchia e nuova proprietà del Genoa. Anzi Enrico Preziosi sfida Andres Blazquez, uno dei tre rappresentanti del fondo statunitense subentrato al Joker nell'autunno dello scorso anno. Blazquez ad alcuni quotidiani aveva detto che senza il loro intervento il Genoa avrebbe rischiato seriamente di portare i libri in tribunale. Apriti cielo, Preziosi ha reagito duramente con dichiarazioni rilasciate all'Ansa in cui si comprende che non vuole far finta di niente: "Li invito a dimostrare quello che dicono" sono le parole di Preziosi. Alla dichiarazione personale all'agenzia, Preziosi aggiunge un comunicato emesso dalla Fingiochi, società chiamata in causa dalla nuova proprietà e capogruppo della holding dell'imprenditore avellinese, presidente del Genoa dal 2003 al 2021 dopo aver guidato in passato Saronno e Como, quest'ultima portata in A nel 2002 dopo decenni di oblio.

"E' giusto che si sappia che non solo ho venduto il Genoa ad un euro ma anche che ho lasciato garanzie bancarie per 100 milioni valide per 18 mesi, dunque sino al 2024, senza contare che ho versato anche 12 milioni per l'iscrizione al campionato durante il closing".
Il comunicato di Fingiochi riferisce invece di "stupore e disappunto per le dichiarazioni del sig. Andres Blazquez Ceballos" e spiega che "Fingiochi contesta tali dichiarazioni, le quali peraltro violano gli obblighi di riservatezza assunti da 777 Partners nell'ambito dell'operazione in forza della quale quest'ultima ha acquisito da Fingiochi la partecipazione di controllo del Genoa".

La Fingiochi rigetta poi la ricostruzione per cui "senza l'intervento di 777 Partners, il Genoa rischiava di fallire", e conferma le controargomentazioni di Preziosi: "Fingiochi non ha mai fatto mancare il proprio supporto finanziario al club; fornendo risorse finanziarie "ponte" nell'estate 2021 per circa Euro 12,3 milioni su richiesta del nuovo azionista di controllo". Viene inoltre rimarcato come "Non vi è dunque alcun dubbio che, qualora non si fosse concretizzata l'operazione con i 777 Partners, Fingiochi avrebbe continuato a supportare il Genoa".

Preziosi vuole puntualizzare e attacca anche sul piano tecnico respingendo responsabilità sulla probabile retrocessione della squadra: "Non si dica che questa situazione è colpa mia, forse in estate abbiamo fatto qualche errore ma a gennaio c'era tutto il tempo per rimediare e invece gli attaccanti arrivati non hanno segnato nemmeno un gol. Avevo proposto un allenatore con le palle ma non mi hanno voluto ascoltare".

Resta il fatto che questa querelle incendia ancora di più il clima attorno al Genoa con un piede e mezzo in B. Tifosi che assistono attoniti soprattutto dalle mosse di Preziosi che pare voler dare l'impressione di tornare in campo riprendendosi il Genoa. O è solo, peraltro legittima, voglia di fare chiarezza? Di sicuro i genoani vogliono serenità e un cambio netto rispetto al passato. Ma l'impressione è che il conflitto sia solo all'inizio.