GENOVA - Ci voleva un Genoa coraggioso, con gli attributi come aveva affermato Alex Blessin nella conferenza che anticipava la sfida contro la Juventus, e così è stato. Pur non senza errori il Grifone ha portato a casa un inaspettato quanto fondamentale successo contro i bianconeri, ribaltando il vantaggio di Dybala con il primo gol in rossoblù di Gudmundsson ed il rigore di Criscito a tempo quasi scaduto.
E' stato proprio il capitano rossoblù a prendersi una responsabilità tale dopo aver sbagliato il tiro dal dischetto meno di una settimana prima nel derby perso contro la Sampdoria. Un pallone che pesava come un macigno, ma sul quale il numero 4 si è presentato da vero leader e senza paura, tra l'altro dopo essere sceso in campo per la prima volta da titolare dopo quasi 5 mesi dall'ultima volta.
Contro un gigante come Szczesny, Criscito ha pescato l'angolo cambiando direzione rispetto al penalty parato da Audero, così come a febbraio aveva cambiato idea scegliendo di non partire per il Canada direzione Toronto e lasciare il Genoa ad annegare nei propri guai. I tifosi lo hanno sempre perdonato ed apprezzato e anche dopo l'errore sotto la Gradinata Nord nella stracittadina, hanno deciso di sostenerlo, dandogli la forza ed il coraggio di tirare anche il secondo tiro dal dischetto.
Domenica prossima un'altra sfida proibitiva sul campo del "suo" Napoli, avversario che in casa è alquanto temibile ma che pecca di cali di concentrazione. L'ultima trasferta della stagione nello stadio battezzato col nome di Diego Maradona, il Genoa dovrà scendere in campo con coraggio guidato dal suo capitano, che di coraggio ne ha da vendere.