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Sport

1 minuto e 12 secondi di lettura
di m. mich.

"La notizia di un mio interessamento nell’acquisto della Sampdoria non è vera. Penso comunque che sia una meravigliosa città e un grande progetto". Parole di James Pallotta, ex proprietario della Roma, rilasciate a calciomercato.com dopo che era circolata con forza l'indiscrezione che accostava il suo nome a quello della società blucerchiata.

Qualche giorno fa, infatti, Pallotta aveva detto: “Stiamo mettendo insieme un consistente fondo e penso che ci siano ancora alcune opportunità interessanti in Italia. E’ curioso che ci siano tutti questi americani che comprano squadre e io non abbia mai parlato con nessuno prima che acquistassero i club. Avremmo potuto raccontare gli errori che abbiamo fatto e cercare di aiutarli”.

Poiché tra le società sul mercato c'è anche la Sampdoria, accostare ad essa il nome di Pallotta è stato quasi automatico. Ed in effetti la smentita del finanziere italo-americano ha il sapore di una dichiarazione di facciata, poco convinta e convincente. Ecco perché è assolutamente credibile che Pallotta si stia interessando alla Sampdoria attraverso un'attenta due diligence, l'analisi dei conti che precede l'eventuale lettera di intenti per l'acquisto.

La Samp, attraverso il Trustee Gianluca Vidal, ha creato una data room alla quale è possibile accedere attraverso credenziali che Pallotta è certamente in grado di presentare, avendo una potenza economica stimata intorno ai 10 miliardi di dollari. 

Questo non significa che l'operazione andrà in porto, probabilmente la Samp non è l'unico club monitorato dal Fondo che fa capo a Pallotta, ma nemmeno è possibile escluderlo al 100%.