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Viviamo in un mondo fantastico di immagini proiettate nel futuro che ci disegnano esattamente e con le proporzioni giuste come sarà la nostra città nel 2026-2027-2028-2030-2037.....fino al 2050.

Si chiamano nel linguaggio moderno rendering e ogni giorno che arriva sotto la Lanterna ce ne propinano qualcuno che ci disegna un altro pezzo di città cambiato, modificato, applicato a ognuno dei progetti che in questa fase vengono minuziosamente presentati e ovviamente perfettamente documentati.

Quello del Water front di Levante non è più un rendering, ma già la realtà di quello che abbiamo visto cambiare con una rapidità che, se uno non mette piede a Genova da due anni e ci torna oggi, rimane stupefatto.

Ma anche qui il rendering torna e completa la realtà effettuale dell'opera in corso con una proiezione più avanti. Guai a distrarsi con la realtà.....

Poi ogni giorno, e anche con un certo spavento, vediamo il rendering dello Skymetro in Valbisagno, che è quasi imponente nell'impatto che ha sulle rive del Bisagno, sovrastato da questa linea per chilometri.

Un altro rendering che un po' di choc lo crea è quello della famosa funivia Stazione Marittima-Begato, perchè sorvola quartieri interi e impone piloni giganteschi nel percorso da favola tra il mare e i nostri monti.

Il rendering dell' Hennebique un po' ce lo siamo dimenticati perchè è da tempo che non si parla della ristrutturazione di questo gigante steso in mezzo al porto, la prima costruzione in cemento armato della città, che rimane lì con la sua incombenza e inutilità. Ma se ci pensiamo un po' eccolo con la sua trasformazione in tecnicholor a sfidare le meganavi da crociera, ormeggiate a Ponte dei Mille.

Invece il rendering della nuova diga è il più facile da ricordare perchè sta fuori e ampia i confini della Superba senza modificarla troppo, ma visto dall'alto cambia la prospettiva verso l'orizzonte e, quindi, che impressione!!

Se andiamo in Valpolcevera ecco il rendering dell'ex Miralanza, che sta per essere superato dalla realtà delle nuove opere in costruzione, senza però che venga cancellata la curiosità suscitata da quel disegno che ricostruisce una area dimenticata.

Alzando lo sguardo verso Erzelli veniamo subito superati dal rendering del nuovo ospedale o dei laboratori della Facoltà universitaria di post Ingegneria, che aspettiamo da qualche lustro: motivo per il quale soffermarci sui progetti che ogni tanto (in verità raramente) sbucano per colmare l'attesa è abbastanza consolatorio.

Dove il disegno supera la fantasia, e a volte non del tutto, è - sempre restando sulla nobile collina del Ponente dove secondo Renzo Piano c'è il più bel cielo di Genova - quando rivediamo la seggiovia-ovovia-funicolare-skylift che collegherà Sestri e la sua stazione ferroviaria con la vetta.

Lì i rendering si sommano uno sull'altro e questo ci lascia un po' di preoccupazione.

Non parliamo dei rendering che disegnano il nuovo Galliera, perchè un po' ci vergogniamo a sfogliarli uno a uno con la loro data di pubblicazione, magari circolando ancora e sconsolatamente intorno ai vecchi padiglioni dell'Ospedale della Duchessa, ancora pieni di malati e progettati, realizzati all'inizio del Novecento grazie alla generosità e munificenza di quella famiglia storica, alla quale probabilmente non avevano fatto vedere prima nessun rendering, perchè non esistevano, o se c'erano, apparivano come disegni a china su qualche pergamena che “Il Caffaro”, “Il Secolo” e “IL Corriere Mercantile” non aveva sicuramente voluto pubblicare.

Abbiamo visto bene, invece, il rendering del nuovo Gaslini, il grande monoblocco che accoglierà il cuore dell' Ospedale dei bambini e ci ha confortato: sappiamo che i lavori stanno per incominciare.

Abbiamo lasciato per ultimo il rendering del Tunnel subportuale, i cui lavori proprio lunedì saranno inaugurati in pompa magna con l'apertura del cantiere.

Lì preferiamo non inoltrarci troppo, perchè i tunnel sono bui e nessun rendering può mostrarci tutto il percorso a 40 metri sotto il livello delle acque del mare che percorreremo un giorno. Nel 2030, nel 2027, nel 2031 o quando?

Meglio allora divertirsi con i rendering che l'intelligenza artificiale, abilmente sollecitata dalla nostra Silvia Isola, ha “sparato” sulla Genova del futuro. Qui altro che 2026-27-30!

Chissà dove andiamo, viaggiando con la fantasia, che è come un un rifugio perchè, a furia di rendering un po' il senso della realtà l'abbiamo perso