"Le regioni non sono pregiudizialmente contrarie ad interventi di carattere fiscale sui beni di lusso" ma rilevano che l'introduzione della tassa sullo stazionamento delle barche di lusso "determinerà effetti dannosi sul sistema economico del Paese in quanto spingerà i diportisti ad abbandonare o a ridurre drasticamente il periodo di permanenza nei nostri litorali e nei nostri porti, a tutto vantaggio dei Paesi vicini con grave pregiudizio per il settore turistico da diporto e per tutto l'indotto composto da una moltitudine di piccole e medie aziende". E' quanto si legge da un comunicato rilasciato dopo l'ultima conferenza delle regioni e provincie autonome dopo accese discussioni sulla tassazione sui beni di lusso prevista dalla manovra Monti. Nel documento si sottolinea inoltre come la Corte di Giustizia europea e la Corte Costituzionale abbiano già giudicato illegittima una norma similare introdotta nel 2006 dalla Regione Sardegna e si chiede al governo di poter rivalutare la manovra.
Cronaca
Manovra, le regioni chiedono modifica sulla tassa di lusso
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