Politica
De Martini: "Spendere bene i soldi della nuova tassa di soggiorno"
1 minuto e 3 secondi di lettura
Genova supera il milione e mezzo di presenze turistiche per il 2011, ma dal primo marzo scatta la nuova tassa di soggiorno per i visitatori della città. Sono due le notizie emerse durante la Borsa Internazionale del Turismo, la Bit, che si è appena chiusa a Milano. Un appuntamento importante che conferma Genova come una città capace di attrarre turismo: «Grazie all’impegno degli operatori turistici genovesi, che hanno investito risorse e idee, la città ha ottenuto questo significativo aumento di turisti, anche in un anno difficile come quello appena passato. Occorre però creare le condizioni perché anche la politica sostenga questo sforzo. Purtroppo, la giunta sinistra che governa a Genova da troppo tempo ha dimostrato la sua incapacità» - dice Susy De Martini, candidato sindaco de La Destra, che aggiunge un’importante proposta : «Dal primo marzo i turisti ospiti negli alberghi pagheranno da 2 a 4 euro al giorno, a seconda della categoria dell’hotel. Si tratta di soldi che vanno spesi bene e non devono essere utilizzati per tappare i buchi di bilancio frutto degli errori della sinistra. Questa deve essere una tassa di scopo, da utilizzare per promuovere la città, fare aumentare i turisti e creare posti di lavoro».
Sponsorizzata
Venerdì 18 Aprile 2025
Centinaia in coda dalle 6 del mattino per il rinnovato store Apple a Genova
Ultime notizie
- Rientro dal weekend di Pasqua, ecco quando partire per evitare le code in autostrada
- Paura alla Foce, crollano due grossi pini ai giardini Coco
- A Euroflora 2025 un viaggio dal Nord al Sud Italia con il "Mirador"
- Autoassoluzione di Castellucci sul giornale, Possetti: "A Pasqua si trasforma in agnello immolato"
- Ritrovati resti umani in un canalone in Lunigiana: potrebbero essere di un sarzanese
- Marassi, detenuto dà fuoco a una coperta e aggredisce quattro agenti
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo