Cronaca

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Quella degli 'Outlaws' sgominata oggi all'alba a Genova era un'organizzazione di insospettabili, dotata di un organigramma interno rigoroso: un presidente, un tesoriere, un segretario, ma anche di un "road capitain" ed un "sergent at arms" che pianificavano nomine ed azioni del gruppo.
 
La gang genovese aveva anche una sede ufficiale: un pub di Sestri Ponente, dove era solito organizzare feste e riunioni. Ma anche pianificare attacchi e aggressioni contro i rivali degli "Hells Angels" o dei "Red Devils".

Perché gli Outlaws, secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile di Genova, miravano al controllo del territorio ligure. A finire in carcere sono stati sette genovesi praticamente insospettabili.

Il capo banda, chiamato nel gergo Sam, 48 anni imprenditore nel settore dei macchinari industriali; un idraulico di 26 anni, il titolare di un pub, due edicolanti, un operaio ed un buttafuori del settore delle discoteche.

Oltre a loro sono stati posti agli arresti domiciliari un veronese di 35 anni ed un piacentino di 39.

Quasi nessuno aveva precedenti penali. Il procuratore capo della Repubblica di Genova, Michele Di Lecce, ha spiegato che per la prima volta è stato contestato ad un gruppo di bikers il reato di associazione per delinquere. Rischiano pene fino a 10 anni di reclusione.