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La povertà rischia di diventare una condizione permanente.

E' la tragica novità che emerge dalla presentazione di
questa mattina, presso il salone della Curia, ad opera di don Adolfo Macchioli direttore della Caritas Diocesana e Maurizio Raineri presidente della fondazione Comunitàservizi, dei dati 2011 relativi alla situazione di povertà del territorio savonese.
 
Dalla presentazione emerge come chi entra nel “circuito” della povertà non riesce ad uscirne, e sempre maggiori porzioni di popolazione rischiano di entrarci. Si evidenzia un lungo susseguirsi di situazioni che persistono per anni.
 

Gli otto Centri di Ascolto presenti in Diocesi hanno incontrato circa 2.170 persone che, su un territorio di quasi 150.000 abitanti, rappresentano l’1,5% della popolazione residente.
Nelle parrocchie si rivolgono per lo più persone straniere (76%), che provengono da paesi ormai noti come Ucraina, Albania, Romania, Marocco ed Ecuador.
 
Per quanto riguarda la situazione dei profughi, lo scorso anno sono stati accolti sul territorio savonese circa 250 persone provenienti dalla Libia, ma appartenenti ad altre nazionalità del continente Africano.

Spesso si è dovuto far fronte a situazioni a volte drammatiche, accompagnate anche da inevitabili tensioni e disagi.


Le case accoglienza sono state praticamente sempre piene, ed è aumentata in maniera consistente la richiesta femminile per passarvi anche solo una notte, sino a saturarne la capacità di accoglienza.