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Il Presidente del Genoa Enrico Preziosi torna, il giorno dopo i fatti del "Ferraris" sulle sue dichiarazioni post partita e le ribadisce: "Sono cose-ha detto a Radio Anch'io lo Sport- che penso profondamente e ne sono convinto. Alcune centinaia di tifosi sono assimilabili alla delinquenza organizzata".

"Bisogna colpire queste persone-aggiunge-e fare in modo che non vengano piu' allo stadio. Bisogna pur dire queste cose, non e' un fatto solo genovese. Perche' 70-80 persone riescono a prevaricare su 25 mila persone che vogliono assistere a uno spettacolo? Questi sono solo delinquenti".

Sulla vicenda delle maglie tolte: "Non entro in polemica. Ho solamente detto che se le maglie date i tifosi sarebbero state sostituite da altre maglie va bene, le regaliamo per stare tranquilli, ma dopo abbiamo rifiutato. Nessuno della polizia ci ha detto di darle o non darle, ma il problema e' che 70-80 persone entrano in un altro settore e minacciano l'invasione di campo. Sono riconoscibili? Certo ed e' questa la risposta che mi attendo, mi auguro di non dovere assistere ad altri spettacoli di questo tipo. So di rischiare con queste parole, ma io mi chiedo se e' il caso di continuare a investire. Da noi c'e' la cultura del tifo, qui ogni sconfitta e' un dramma. A parte che non siamo retrocessi, ma se dovesse accadere significa che l'avremo meritato sul campo".

Infine il futuro, immediato: "Giocare fuori da Genova? Se questo e' il clima e' evidente che preferiamo giocare in un altro stadio, dispiace per coloro che hanno pagato l'abbonamento ma cosi' non si puo' andare avanti".