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A rovinare (in parte) l'ennesima bella serata di Emanuele Abate, ci si è messo un refolo di vento oltre il limite dei due metri.

L’ostacolista ligure, costretto in seconda serie nei 110hs del Golden Spike di Ostrava, ha chiuso la sua prova al secondo posto, in un eccellente 13.38 ventoso (+2.2, successo per lo statunitense Akins, 13.31), a soli sei centesimi dal recente primato italiano, e a tre dal vecchio limite di Andrea Giaconi.

Nell’altra serie ancora USA, con Dexter Faulk che si impone in 13.13 (e il british Andrew Pozzi a prendersi lo scettro continentale con 13.36). “E’ incredibile che abbia fatto questo tempo – racconta Abate – in realtà ho sbagliato tutto, dal primo ostacolo in avanti, prendendone pieno un altro in mezzo. Quando ho visto il crono non ci volevo credere…”.