Cronaca

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E' stato risarcito con 350mila euro per i danni fisici e morali il giornalista inglese Mark Covell, che stamattina, dopo la sentenza civile di primo grado in febbraio, ha firmato una transazione con il ministero dell'Interno per le lesioni subite a Genova durante il G8 da parte delle polizia davanti alla scuola Diaz, dove fu picchiato, ridotto in coma, e infine arrestato in ospedale.

"Dopo una battaglia durata 11 anni firmo per un pieno risarcimento. Mi è costato i migliori anni della mia vita e la mia carriera" - ha detto Covell -. "Mi riposerò per qualche qualche mese, sapendo che oltre ogni dubbio è stato dimostrato chi furono i colpevoli della Diaz".

Covell ora chiede le dimissioni dell'allora Capo della Polizia Gianni De Gennaro: "Dopo le motivazioni della Cassazione che sono una sentenza di colpevolezza per De Gennaro non capisco perché Monti continui a tenerlo nel suo governo. E' meglio per l'Italia, il governo e la reputazione della polizia che vengano risolti rapidamente i casi Diaz e Bolzaneto in modo che le vittime non soffrano più a lungo".

La sentenza apre ora la strada alle altre vittime, che hanno avuto risarcimenti in via previsionale molto inferiori. "Visto che la sentenza è definitiva - spiega l'avvocato di Covell, Massimo Pastore - e che nella cause civili si tratterebbe di discutere più dell'entità del danno che delle responsabilità, sarebbe opportuno che il Ministero apra un tavolo per i risarcimenti per la Diaz e Bolzaneto".

Infine, Covell, saputo che il Parlamento ha di nuovo rinviato l'approvazione della legge per l'introduzione del reato di tortura, ha commentato: "Quello che è successo a Genova è da Paese fascita. La polizia italiana con questa immunità ha potuto torturare. Vedremo se l'Italia e il Parlamento saranno in grado di fare la nuova legge prima che il caso Bolzaneto arrivi alla Cassazione nel maggio 2013".