
"Dopo una battaglia durata 11 anni firmo per un pieno risarcimento. Mi è costato i migliori anni della mia vita e la mia carriera" - ha detto Covell -. "Mi riposerò per qualche qualche mese, sapendo che oltre ogni dubbio è stato dimostrato chi furono i colpevoli della Diaz".
Covell ora chiede le dimissioni dell'allora Capo della Polizia Gianni De Gennaro: "Dopo le motivazioni della Cassazione che sono una sentenza di colpevolezza per De Gennaro non capisco perché Monti continui a tenerlo nel suo governo. E' meglio per l'Italia, il governo e la reputazione della polizia che vengano risolti rapidamente i casi Diaz e Bolzaneto in modo che le vittime non soffrano più a lungo".
La sentenza apre ora la strada alle altre vittime, che hanno avuto risarcimenti in via previsionale molto inferiori. "Visto che la sentenza è definitiva - spiega l'avvocato di Covell, Massimo Pastore - e che nella cause civili si tratterebbe di discutere più dell'entità del danno che delle responsabilità, sarebbe opportuno che il Ministero apra un tavolo per i risarcimenti per la Diaz e Bolzaneto".
Infine, Covell, saputo che il Parlamento ha di nuovo rinviato l'approvazione della legge per l'introduzione del reato di tortura, ha commentato: "Quello che è successo a Genova è da Paese fascita. La polizia italiana con questa immunità ha potuto torturare. Vedremo se l'Italia e il Parlamento saranno in grado di fare la nuova legge prima che il caso Bolzaneto arrivi alla Cassazione nel maggio 2013".
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo