Il punto del Rio Carenda interessato, nella notte tra lunedì e ieri, da uno sversamento di gasolio si trova in una posizione più a valle rispetto alla zona utilizzata per il progetto di conservazione delle tartarughe palustri Emys orbicularis ingauna.
La zona interessata dall’incidente era stata valutata dagli enti coinvolti nel progetto era stata già ritenuta non adatta ad accogliere gli esemplari riprodotti in ambiente controllato. Non risultano, perciò, esemplari di Emys contaminati o in difficoltà a causa dello sversamento di gasolio, anche in relazione al fatto che gli esemplari di questa specie in questa stagione dovrebbero interrati per il periodo di letargo invernale.
Gli enti coinvolti svolgono da sempre un monitoraggio costante del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e delle altre aree protette espressamente dedicate alla tutela delle zone umide della piana albenganese e quindi alla reintroduzione in natura delle tartarughe. Monitoraggio che sarà maggiormente attento dopo questo incidente.
Cronaca
Sveramento gasolio nel Carenda: nessun pericolo per le tartarughe
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