
La zona interessata dall’incidente era stata valutata dagli enti coinvolti nel progetto era stata già ritenuta non adatta ad accogliere gli esemplari riprodotti in ambiente controllato. Non risultano, perciò, esemplari di Emys contaminati o in difficoltà a causa dello sversamento di gasolio, anche in relazione al fatto che gli esemplari di questa specie in questa stagione dovrebbero interrati per il periodo di letargo invernale.
Gli enti coinvolti svolgono da sempre un monitoraggio costante del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e delle altre aree protette espressamente dedicate alla tutela delle zone umide della piana albenganese e quindi alla reintroduzione in natura delle tartarughe. Monitoraggio che sarà maggiormente attento dopo questo incidente.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo