
In tutto si tratta di cinquantacinque arresti in esecuzione in varie regioni d'Italia.
In manette un mediatore culturale dell'Ambasciata italiana di Nairobi e un collaboratore del World Food Program.
Le indagini, durate un anno e mezzo, sono state avviate dalla procura di Modica e, considerati i reati di tipo mafioso, sono state poi condotte - con il coordinamento della Direzione nazionale antimafia - dalla procura distrettuale di Catania, che ha individuato le responsabilità di 48 cittadini somali, e da quella di Firenze, che ne ha incastrato altri sette.
Le attività sul territorio, culminate con gli arresti in corso di esecuzione, sono state condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di stato, dalla Squadra Mobile di Ragusa, dal Gico della Guardia di Finanza e dal Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme gialle di Firenze, mentre i profili internazionali sono stati curati da Eurojust, che ha ottenuto la collaborazione delle diverse Autorità giudiziarie straniere.
I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 11.30 presso la Direzione Nazionale Antimafia.
IL COMMENTO
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