
Pranzo al sacco, non si perde tempo e si guadagna strada per l’ingresso all’Acquario anche se, l’attesa scoraggia persino i temerari:
Chi rinuncia sale sul Bigo e si gode il panorama.
Altri camminano fino alla biosfera che, a dirla tutta, appare un po’ sfiorita. E allora, meglio partire…magari in nave per un’escursione dal mare. Si resta in porto, a Genova, perchè a causa del mare mosso le navi non sono uscite per Portofino, Camogli e San Fruttuoso.
Altro giro altra coda…si sbarca a palazzo Ducale per Poesia e Luce, la bella mostra dedicata a Mirò: c’è tempo ancora qualche giorno, fino al 7 aprile per ammirare le opere del grande artista catalano dal segno inconfondibile.
Per il resto Genova capitale della Pasquetta offre le solite serrande abbassate. Negozi chiusi nella centrale via XX Settembre e dintorni. Peccato. (Anna Chieregato)
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo