Cronaca

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Un incontro urgente con Comune e Regione, per avviare un confronto sulla gestione dell'Ente e avere garanzie sui fondi a disposizione del teatro: è quanto hanno deciso i lavoratori del Carlo Felice di Genova, che oggi si sono riunioni in assemblea dalle 15 alle 18. Deciso il prolungamento dello stato di agitazione, legato anche all'annunciato taglio di 3,5 milioni di euro alla voce "personale" nel bilancio preventivo 2013.

"Una decisione presa senza consultare i sindacati, una scelta senza precedenti", denuncia Gianni Pastorino, della Cgil. "chiediamo un incontro urgente con gli enti locali per aprire un tavolo di confronto sul futuro di questo teatro", spiega al termine dell'assemblea Nicola Lo Gerfo, della cisl. Pesante il giudizio sulla gestione del teatro: "Non dico che succedano cose strane, ma un ente in difficoltà richiederebbe un controllo attento della gestione dei conti, controllo che al momento non c'è", dice Pastorino. "I lavoratori hanno fatto sacrifici importanti con i contratti di solidarietà, ma quei sacrifici sono andati perduti", rincara Lo Gerfo.

Ora i sindacati si danno 10 giorni: se entro il 12 aprile non ci sarà l'incontro con Comune e Regione, i lavoratori si riuniranno nuovamente in assemblea e potrebbero decidere altre forme di protesta.