economia

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Numeri in salsa agrodolce per la Liguria. I costi della Regione sono in calo. La spesa generale dell'ente cala del 5,2%. Un risultato lodevole se confrontato con i dati delle altre regioni a statuto ordinario, più parsimoniose in media dell'1,7%.  Se il confronto si riferisce poi all'ultimo quinquennio, la Liguria ne esce vincitrice risultando la regione italiana che ha ridotto maggiormente il totale delle uscite: il 13,1% in meno contro lo 0,5% della media delle regioni "ordinarie". Bene anche il calo della spesa per abitante, dove la Liguria scende dal quarto posto al settimo posto.

Note più dolenti arrivano invece dall'assorbimento di risorse che la sanità ligure esercita sul bilancio e che arriva al 78,8% contro una media nazionale del 74,2%. La formazione professionale assorbe una percentuale maggiore della media nazionale (2,6% contro 2,1%), così come il costoso Trasporto Pubblico (5,7% contro una media del 4,9%).

I settori che ricevono meno della media delle altre regioni sono sport e cultura (0,2% contro 0,5%), viabilità e infrastrutture (1,0% contro 1,8%), edilizia e urbanistica (0,5% contro 0,8%), ambiente (0,5% contro 0,7%), agricoltura (0,4% contro 1,6%) e soprattutto *attività produttive, turismo e commercio*, che messi tutti insieme ricevono la miseri dello 0,5% contro l’1,6% della media nazionale.

"Se vogliamo che il nostro sistema economico migliori affrontando temi come l’innovazione, l’internazionalizzazione e la valorizzazione del capitale umano - ha sottolineato Marco Merli, presidente di Cna Liguria - bisogna porsi l’obiettivo minimo di stare al pari con le altre regioni. E’ necessario operare tagli, sul fronte delle partecipate, proseguire sulla strada della razionalizzazione della spesa sanitaria e pensare ad un’alleanza col privato dove ci sono forti criticità come per esempio nel Trasporto Pubblico Locale, partendo dal punto fermo che i servizi pubblici devono garantire vivibilità alla comunità".