Arriva di colpo, in piena notte. Uccide, strazia. Sbatte uomini coraggiosi in un mare melmoso. Sbriciola una torre di cemento e acciaio. Uccide. Uccide ancora. Gente che lavora di notte per dare sicurezza alla grande e strana fabbrica.
Gente che lavora di notte dentro questa grande e strana fabbrica.
Morti e dispersi. Dispersi in una pozza di mare torbido, prigionieri nel fondo. La grande e strana fabbrica di Genova, citta' senza fabbriche. Ci accorgiamo del porto quando ci muore chi ci lavora. Solo allora noi genovesi che stiamo fuori dai confini del porto ci rendiamo conto che nella pancia della citta' c' e' la "grande e strana fabbrica".
Fatta di ferraglia, cemento, vecchi mattoni, pietre medioevali, legno. Motori. Argani e gru, rotaie che sembrano andare e finire in mare. Funi, corde, catene e cavi d'acciaio. E acqua. Tanta acqua tutt'intorno che a volte non ti accorgi di averla davanti ai piedi, mentre cammini sui moli o dietro alle spalle.
Il porto nostro si infila nella pancia della citta' antica, penetra in essa con il suo mare melmoso . E' dentro, tra strade e caruggi, con le navi e le pilotine e tanta gente che ci lavora.
Il porto è Genova eppure,spesso, la città fa finta di non conoscerlo. Lei sta da una parte, austera, l'altro là sotto, dove finiscono le pietre dei moli e le rotaie si buttano nel mare.
Poi, una notte, la tragedia. Sette vittime ,due dispersi, risucchiati dalla melma. Famiglie disperate, compagni di lavoro annichiliti. Sirene e lacrime.
Non e' giusto. (Mario Paternostro)
cronaca
La grande strana fabbrica
1 minuto e 18 secondi di lettura
Sponsorizzata
Venerdì 18 Aprile 2025
Centinaia in coda dalle 6 del mattino per il rinnovato store Apple a Genova
Ultime notizie
- Rientro dal weekend di Pasqua, ecco quando partire per evitare le code in autostrada
- Paura alla Foce, crollano due grossi pini ai giardini Coco
- A Euroflora 2025 un viaggio dal Nord al Sud Italia con il "Mirador"
- Autoassoluzione di Castellucci sul giornale, Possetti: "A Pasqua si trasforma in agnello immolato"
- Ritrovati resti umani in un canalone in Lunigiana: potrebbero essere di un sarzanese
- Marassi, detenuto dà fuoco a una coperta e aggredisce quattro agenti
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo