cronaca

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Il sindaco Marco Doria, dai nostri studi, ha ringraziato i genovesi che ieri hanno manifestato il loro affetto e il loro dolore ai famigliari delle vittime del porto. Un ringraziamento sentito, vero, anche spiegato, quando Doria ha voluto sottolineare lo ”stile” dei cittadini, la loro innata sobrietà, la comunanza nell’angoscia, manifestate in due ore di silenzio commosso, rotto solo dagli applausi al passaggio delle otto bare in via San Lorenzo e all’arrivo del presidente Napolitano che ha rappresentato con il solito garbo sincero il dolore del Paese.


Credo che davvero, per quello che può servire, le povere famiglie dei morti, abbiano sentito il cuore della città e viste le sue lacrime. Di quella Genova descritta come fredda, scostante, a volte indifferente, di quei genovesi spesso raccontati anche da noi, come gente chiusa, scorbutica. Delle decine di migliaia di cittadini , cifra davvero impressionante, che hanno seguito i funerali dalle loro case, davanti al televisore, non potendo essere fisicamente in San Lorenzo, ma volendo condividere in ogni maniera l’immensa tragedia. Genova ha cuore. E questo non ce lo toglie nessuno.