
In tutto sono stati rimossi 4.000 metri cubi di detriti, l'area e lo specchio acqueo sono stati bonificati e messi in sicurezza. I lavori sono stati realizzati grazie all'utilizzo di tre pontoni con gru sotto lo stretto coordinamento dell'unità di crisi costituita dalla Capitaneria di Porto, dai Vigili del Fuoco e dalle altre Forze Armate. Le macerie sono state trasferite via mare sulla banchina di ponente di Ponte Parodi per la separazione dei materiali.
Sono anche stati recuperati alcuni computer, materiale documentale, casseforti, apparati tecnologici e altri beni ancora apparentemente integri o recuperabili per la ricostituzione del materiale di archivio.
IL COMMENTO
“Noi non vi votiamo, perché la strada non abbiamo!”
L'essenza di Francesco, un addio tra la gente