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Consiglio regionale acceso oggi per la richiesta del consigliere regionale Ezio Chiesa (Liguria Viva) di iscrivere oggi all'ordine del giorno la proposta di legge per modificare le norme elettorali, eliminando tra l'altro il 'listino': la domanda non è stata accolta dall'ufficio di Presidenza e due consiglieri di maggioranza (Chiesa e Capurro) e quelli di minoranza hanno abbandonato l'aula in segno di protesta.

I lavori dell'assemblea sono stati quindi sospesi e poi ripresi ma solo per pochi minuti. La proposta spacca gli schieramenti politici perché prevede in particolare di eliminare il 'listino' del presidente, quello che consente di portare in Consiglio persone non elette ma indicate prima del voto dal candidato. Il presidente Rosario Monteleone ha spiegato che non era possibile per regolamento iscrivere la proposta oggi perché erano in programma argomenti della scorsa seduta e perchè l'articolo 32 stabilisce che non c'é un automatismo nell'inserimento, ma questo è a discrezione dell'Ufficio di Presidenza.
  
A sostegno di Chiesa si è invece schierato Armando Ezio Capurro, che ha chiesto che fosse l'aula, organo sovrano, ad esprimersi. Decisione condivisa dalla minoranza. Quando il presidente ha deciso di proseguire i lavori dando corso all'ordine del giorno i consiglieri Chiesa, Capurro e tutta la minoranza è uscita dall'aula.

"La decisione del presidente - ha evidenziato Chiesa - è stata condivisa, tra l'assordante silenzio dei rappresentanti di Udc, Pd e Sel, da tutti i componenti della minoranza. Questo perché la proposta di legge prevede, tra l'altro, l'eliminazione del famigerato "listino" che, ad oggi, permette a sette consiglieri regionali di essere eletti senza passare attraverso il giudizio degli elettori".

I lavori sono stati sospesi per una riunione dei capigruppo e sono, poi, ripresi brevemente solo per discutere una mozione del consigliere Bruzzono. La proposta di Ezio Chiesa sarà discussa la prossima settimana.