
Il rappresentante del Governo ha spiegato che la presenza pubblica nella holding non sarà inferiore al 30 per cento, smentendo quindi ogni coinvolgimento delle Ferrovie dello Stato nell’operazione. Un disegno che però non pare andare a genio al leader della Fiom, Maurizio Landini: "È una scelta che corrisponde alla necessità della holding di fare cassa e che non risponde all’idea di rafforzamento del comparto ferroviario ed energetico".
Non si ritiene soddisfatta neppure Susanna Camusso, numero uno della Cgil: "Sul futuro di Ansaldo - ha detto - sentiamo dei ragionamenti che non ci convincono sul piano industriale. Non ci convince l’idea che ci sia una parte civile e una difesa che si possano separare in questo modo; non ci convince l’idea che il problema sia alienare pezzi importanti dell’industria del nostro paese. Ma soprattutto - prosegue il segretario generale - la cosa incomprensibile è perché non si parta da un vero piano industriale, non finanziario, dell’azienda".
Dalla Borsa, però, sono arrivati segnali positivi: se Finmeccanica a piazza Affari ha ceduto il 3,87%, Ansaldo ha guadagnato il 3,09%.
IL COMMENTO
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