
La nuova Sampdoria "manciniana" di Chicco Evani e Attilio Lombardo (anche se Roberto Mancini in verità non era presente in tribuna, sugli spalti il neo ds Andrea Mancini e il collaboratore tecnico Gregucci insieme a Gianni Invernizzi) parte col piede giusto: la vittoria sul Cittadella permette ai blucerchiati di tornare a respirare nella zona calda del campionato di Serie B. "Questi ragazzi possono fare molto meglio da quello che ho visto in questi giorni - dice Evani - Hanno iniziato coi concetti, hanno finito col carattere. Ci sono stati problemi fisici. Qualcuno aveva i crampi, qualcuno non ne aveva più. Ai ragazzi ho detto che mi sono emozionato io. E come potete allora non emozionarvi voi e come potete non restituire questa emozione. Sono contento che siamo riusciti anche in un modo meno bello come gioco a dare questa soddisfazione ai tifosi".
Che pubblico, che emozioni
La prestazione di Coda, l'ingresso di Niang. "E' fondamentale il lavoro dell'attaccante, Massimo Coda ha avuto qualche difficoltà. Sicuramente è un attaccante di grande valore, di grande esperienza che può fare bene. Niang non si è mai allenato con la squadra in settimana ma il fatto che abbia dato la sua disponibilità a dare il suo contributo è stato importante. Lui come qualità è di una categoria superiore" dice Evani.
Quale il momento più emozionante della giornata? "Il momento di felicità è stato il fischio finale, quando abbiamo vinto la gara. Ero più contento per i tifosi che per me e per la squadra. Perché anche se non ero qui so quanto i tifosi ci tengano e quanto abbiano sofferto e stiano soffrendo. Ci sarà ancora da soffrire. L'ho detto ai ragazzi. E' solo il primo mattone".
Benedetti e Sibilli, il gol vittoria
Benedetti e Sibilli protagonisti sul gol decisivo. "Benedetti è un ragazzo che conosco da tanto. Mi è sempre piaciuto anche quando era più giovane. Ho subito cercato di provarlo per quello che mi ricordavo. Anche con Sibilli ho parlato, lo ricordo quando era al Pisa. Uno che fa gol, può fare anche molto meglio" le parole di Evani.
Vieira tra i migliori
L'ottima prova di Vieira. "Vieira è un altro ragazzo che ho subito preso in considerazione per le sue caratteristiche. Non so che difficoltà abbia avuto in precedenza. Oggi è stato tra i più bravi. Poi anche lui aveva i crampi e ha chiesto il cambio. Fino a quel momento ha dato l'anima. Quello che ho chiesto ai giocatori, non ci si può accontentare del compitino ma andare oltre la soglia".
Cosa è cambiato a livello mentale. "Andava tolta quella pesantezza mentale. Questo è un gruppo valido. E' impensabile che possa trovarsi in questa situazione. Quando giochi con timore, sembra che tu vada più lento. Gli allenatori precedenti li hanno allenati bene dal punto di vista fisico, poi magari le richieste tecniche sono diverse".
Il feeling e il grande movimento in panchina con Lombardo. "Con Attilio siamo stati compagni di spedizione, come siamo stati anche di Roberto. Lui è bravissimo anche con la voce. Urla più di me. Non è solo io e lui. Ma tutto lo staff. Alcuni me li son trovati. Anche Angelo Gregucci, anche gli altri sono stati subito collaborativi".
La telefonata di Mancini
Roberto Mancini vi ha già fatto i complimenti? "Ho ancora il telefono cellulare spento. Ci sentiremo sicuramente. Se non chiama Roberto, lo chiamo io" dice Evani.
Cosa funziona e cosa funziona meno. "Abbiamo lavorato molto sulla fase difensiva. Abbiamo cercato di farli tirare in porta il meno possibile. La linea difensiva si è comportata molto bene. Dobbiamo migliorare, fare un gioco più fluido e creare di più. Il Cittadella è una squadra noiosa da affrontare. Ma devo dire che abbiamo concesso poco. Mi hanno sorpreso questi ragazzi per l'atteggiamento, per la disponibilità. Abbiamo cambiato le richieste tattiche, le hanno apprese bene. Anche nel passaggio dalla difesa a tre a quattro. Anche gli altri come atteggiamento, come squadra corta e aggressiva. Il gioco deve sicuramente migliorare".
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