cronaca

1 minuto e 6 secondi di lettura
La polizia ha scoperto a Vallecrosia una casa per appuntamenti e denunciato tre persone di uno stesso nucleo familiare: padre sessantenne, madre di 45 anni e figlia di 19.


Sono accusati di induzione e sfruttamento della prostituzione nei confronti di una diciannovenne albanese, da anni residente in Italia, che, trovandosi in difficoltà economiche avendo i familiari carcerati dal 2012, era stata accolta nella loro casa. Secondo l'accusa la ragazza sarebbe stata sfruttata come prostituta e i tre l'avrebbero anche costretta a consegnare i guadagni. La ragazza si prostituiva nell'abitazione della famiglia che l'aveva accolta, nel centro di Vallecrosia, ma anche a domicilio dei clienti. La giovane albanese, una volta trovatasi in difficoltà, aveva vissuto per alcuni mesi arrangiandosi alla giornata, poi aveva trovato conforto nella coetanea conosciuta su Facebook, che le aveva generosamente offerto sostegno e ospitalità. Con il passare del tempo, l'amica e i suoi genitori l'hanno convinta a prostituirsi per contribuire alle spese familiari dovute al fatto di averla presa a vivere con loro. La ragazza, che i tre promuovevano sui siti con il nome di 'Xhandra' e alla quale il proprietario di casa trovava clienti direttamente, ha capito ben presto che quella situazione era diventata per lei una trappola, così, con l'aiuto di un amico si è ribellata facendo scoprire quella che era diventata una casa per appuntamenti.