
"Il mare-ha detto la De Martini- e le sue risorse sono un bene comune sia dei pescatori professionisti che dilettanti oltreché ovviamente dei consumatori ed è quindi ipocrita parlare di aiuti alla pesca nel modo in cui lo si sta facendo. Se è infatti giusto tutelare chi vive con il ricavato della pesca con misure che favoriscano il ricambio della flotta per inquinare meno, e sostenere l'acquacoltura per il ripopolamento del Mar Mediterraneo, è molto più urgente intervenire sul tema frodi alimentari considerato che almeno nel mio paese l'80% del pesce proviene da paesi extra europei, spesso viene spacciato per fresco quando non lo è per nulla e vengono vendute specie non pregiate a costi esorbitanti".
IL COMMENTO
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