
Si era reso responsabile, nei confronti della sua ex convivente di atti persecutori, tentando di sottrarre un bambino di 5 anni, figlio della coppia. Tutto era successo quando all'arrivo nella stazione ferroviaria di Savona di un treno proveniente da Ventimiglia e diretto a Genova, il capotreno aveva chiesto l'intervento degli agenti perché a bordo era salito un uomo che dapprima aveva tentato di sottrarre il figlio minore contro la volontà della madre, sua ex convivente, poi si era scagliato contro un'altra persona che era accorsa in aiuto della donna colpendolo con pugni al volto. La donna aveva poi raccontato agli agenti che da tempo il suo ex convivente la perseguitava con minacce e insulti sia alla presenza dei figli minori sia con numerose telefonate e messaggi telefonici. L'uomo tra l'altro aveva l'obbligo di non avvicinarsi alla donna e ai suoi figli così come era stato disposto dal tribunale per i minorenni di Genova.
IL COMMENTO
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