
La donna, indagata per peculato, è accusata di aver sottratto almeno 600 euro dalle casse degli sportelli del Centro Unico di Prenotazione.
Al momento la 58enne si trova ancora in servizio, ma la vicenda è arrivata di fronte al giudice del tribunale di Savona Enrico Fois. La donna è difesa dall'avvocato Franco Aglietto e ha sempre negato ogni addebito: secondo il legale "gli ammanchi potrebbero essere frutto di un errore nel conteggio degli incassi effettuati attraverso il pagamento con carte di credito o bancomat"
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo