"Le micotossine - spiega la dott.ssa Marta Ferro, specialista di questa tipologia di analisi - sono sostanze tossiche che creano problemi in particolare al fegato, e non devono essere presenti nei prodotti immessi sul mercato. Possono svilupparsi a seguito di errata o incompleta essicazione, prolungato deposito in luoghi umidi o utilizzo di container bagnati".
L’ultimo superamento della soglia minima di micotossine accertato nel laboratorio di Genova ha interessato una partita di arachidi, bloccata circa un mese fa a seguito delle analisi Arpal. Le più comuni micotossine crescono non solo sulla frutta secca, ma anche su caffè, vino, birra, cereali e farine.
IL COMMENTO
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