
Il ricavato servirà da un lato per affrontare una serie di oneri come le spese ordinarie, le tasse, gli interessi passivi, e dall'altro le erogazioni 2013 e 2014. La vendita, che dovrebbe produrre ricavi per 37-38 milioni, servirà in particolare per formare una riserva per pagare a giugno 2014 una tranche da 30 milioni del debito con Mediobanca.
Confermando la delibera precedente, il Cda ha dunque modificato le modalità riguardanti la vendita di azioni di Banca Carige, che, è stato deciso, verranno vendute solo in una fase successiva e solo se sarà strettamente necessario. Prima, Fondazione potrebbe infatti vendere, se necessario, altre azioni di Cassa Depositi e Prestiti.
Oggi si è riunito anche il Consiglio di Indirizzo che ha valutato in modo positivo le scelte del Cda. Il prossimo tre dicembre nuova riunione del Cdi per l'elezione del nuovo presidente e del Cda della Fondazione.
IL COMMENTO
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