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 Un addio dopo 27 anni ai vertici del Milan: Adriano Galliani ha deciso di dimettersi "per giusta causa, con o senza accordo per la buonuscita. Forse aspetterò la partita di Champions contro l'Ajax".

L'amministratore delegato ha fatto la sua scelta e sembra inamovibile: riferendosi alle parole di Barbara Berlusconi, la quale ha duramente criticato l'ultimo biennio del club sotto la gestione di Galliani, ha detto: "Il Milan ha da due anni il bilancio in pareggio, altre società hanno montagne di debiti. L'anno scorso tutte le nostre squadre giovanili sono andate alle Final four. Mi chiamano grandi presidenti anche dall'estero e non capiscono cosa stia succedendo".

Riguardo al suo futuro, il vice-presidente rossonero ha aggiunto: ""Per adesso non accetto nulla da nessuno, quando si è offesi bisogna avere la forza e l'intelligenza di far passare un po' di tempo: bisogna essere lucidi per prendere decisioni. Si è detto che il Milan spende male e non ha una rete di osservatori come Roma e Fiorentina, ma la Roma negli ultimi 5 anni è andata in Champions una volta e la Fiorentina mai".

"Il mio affetto per il presidente Berlusconi è immutato e immutabile" - ha chiarito Galliani, spiegando di avere comunicato l'intenzione di dimettersi da ad del Milan, a Bruno Ermolli "la persona deputata a questa vicenda. Non ho voluto disturbare il presidente. Sono d'accordo con il ricambio generazionale - ha proseguito - ma fatto con eleganza, non in questo modo".