
“I diversi atti sospensivi della caccia, nei contenziosi legali sul calendario
venatorio regionale – dice il Commissario Straordinario Piero Fossati – hanno fermato il 35% delle battute dei cinghia listi che fra ottobre e novembre scorsi sono state solo undici rispetto alle diciassette previste dal calendario, limitando così fortemente il prelievo di cinghiali che provocano
devastazioni a orti, vigneti, uliveti, terrazzamenti, ma anche sui versanti e sul corso dei piccoli rivi, oltre a disagi e rischi molto seri anche per le persone, soprattutto quando sconfinano, come accade sempre più spesso, nelle zone urbane e bisogna ancora cercare, nei limiti del possibile e nel pieno rispetto delle norme, di ridurre il numero altissimo dei cinghiali sul territorio"
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo