cronaca

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Il blocco del tratto ferroviario tra Andora e Cervo a causa di una frana che ha fatto deragliare un treno intercity ieri, riaccende la polemica sul raddoppio ferroviario atteso invano dal ponente ligure ormai da decenni.

L'attuale situazione aggravata da uno smottamento sull'Aurelia a Capo Mele, con Andora raggiungibile solo attraverso l'autostrada A10, fa scoppiare la rivolta di amministratori locali e parlamentari liguri.

Il primo della lista è il senatore Maurizio Rossi: "La Liguria non conta nulla a Roma. Per quest'opera, io, mi sono battuto con forza. Ma qui ci sono interessi superiori e la nostra regione non è tenuta in considerazione. Non appartengo a nessun partito, perseguo soltanto gli interessi della Liguria e dico che questa partita è stata gestita in modo vergognoso. Non parliamo di trasporto locale, qui c'è una linea di comunicazione che collega l'Italia alla Francia".

Gli fa eco il sindaco di Andora, Franco Floris: "Per completare il raddoppio servono poche risorse rispetto a quelle programmate per altre opere. E' umiliante non vedere passi in avanti ormai da decenni".

Il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza: "Basta campanilismi, il ponente giochi finalmente in modo unito altrimenti sconteremo sempre la dimensioni limitate della nostra terra".