cronaca

1 minuto e 0 secondi di lettura
 Antonio Tambaro, il primo macchinista del treno Inetrcity 660 deragliato venerdì scorso ad Andora, parla dell'incidente: "Il treno andava ad una velocità di 80 chilometri orari. Poi, all'improvviso, dopo una curva, è scesa la frana. Io ho frenato, ma l'abbiamo investita. Abbiamo percorso ancora qualche metro prima di fermare la corsa. Con il collega Tommaso Casabianca siamo scesi per aiutare i passeggeri terrorizzati dopo l'impatto"

Il macchinista è stato dimesso ieri dall'ospedale con un polso rotto, mentre il suo collega è ancora ricoverato al Santa Corona di Pietra Ligure e potrebbe essere sottoposto a intervento chirurgico per una lesione alla colonna vertebrale. "Ero ai comandi del treno quando ho sentito il locomotore che usciva dai binari", ha detto Tambaro, che ha dato l'allarme dopo il deragliamento. "Alcuni passeggeri erano già sui binari, altri li abbiamo liberati noi perché le porte del treno erano bloccate", ha aggiunto, spiegando che il treno viaggiava ad una velocita' di 80 km/h in un tratto in cui la velocità prevista è tra i 95 e 110 chilometri orari. "L'unica segnalazione di rallentare era arrivata per attraversare Laigueglia, perchè sui binari c'era del materiale", ha sottolineato.